CASSA FORENSE, BANDO PER IL SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ: 2.000 EURO PER OGNI FIGLIO NATO, ADOTTATO O AFFIDATO NEL 2024

di Gianluca Mariani

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Bando n°14 2025

Cassa Forense stanzia 3 milioni di euro per sostenere la genitorialità degli iscritti. Fino al 15 luglio 2025, avvocati, praticanti e titolari di pensione di invalidità o indiretta potranno richiedere un contributo di 2.000 euro per ogni figlio nato, adottato o affidato dal 1º gennaio al 31 dicembre 2024.

A chi è rivolto il bando?

Possono presentare la domanda:

  • Avvocati e Praticanti Avvocati iscritti alla Cassa o con procedimento di iscrizione alla Cassa in corso, non titolari di pensione;
  • titolari di pensione di invalidità o  indiretta.

Il contributo è riconosciuto ad un solo genitore, anche se richiesto da entrambi.

Come richiedere il contributo

Le domande dovranno pervenire esclusivamente tramite la procedura online predisposta dalla Cassa Forense, dal 15 aprile 2025 fino alle ore 24:00 del 15 luglio 2025.

È importante includere:

  • La certificazione o l’autocertificazione della nascita, adozione o affidamento del figlio.
  • L’attestazione ISEE in corso di validità.

Eventuali mancanze o irregolarità dovranno essere sanate entro 15 giorni dalla comunicazione da parte di Cassa Forense.

Come sarà formata la graduatoria?

I contributi saranno concessi fino a esaurimento delle risorse, sulla base di una graduatoria che darà la precedenza:

  • A coloro che non abbiano percepito, nell'ambito del nucleo familiare. l’indennità di maternità o paternità per la nascita, adozione o affidamento;
  • A coloro che abbiano percepito, nell'ambito del nucleo familiare. l’indennità di maternità o paternità, per la nascita, adozione o affidamento di due o più figli; 
  • A coloro che abbiano percepito, nell'ambito del nucleo familiare. l’indennità di maternità o paternità, per la nascita, adozione o affidamento di un figlio.

All’interno di ogni categoria, la priorità sarà determinata in ordine crescente del valore ISEE, dal numero di figli minori a carico e, in caso di ulteriore parità, dalla minore età del richiedente.

Controlli sulle domande

Cassa Forense si riserva di effettuare controlli, anche a campione, per verificare quanto dichiarato dal richiedente, come previsto dal D.P.R. 445/2000.

 

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