Legge 106/2025: nuove tutele per malati, caregiver e lavoratori autonomi

di Gianluca Mariani

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Dopo oltre trent’anni, la Legge 104/1992 viene affiancata   da un nuovo intervento normativo. La Legge 106 del 2025, in vigore dal 9 agosto e operativa dal 1° gennaio 2026, amplia il sistema di protezione per chi affronta gravi patologie e per chi presta assistenza continuativa. Non sostituisce la 104, ma ne estende il perimetro, includendo per la prima volta anche i lavoratori autonomi, finora esclusi da questo tipo di tutele.

Tra le principali novità, arrivano 10 ore annue di permessi retribuiti per visite mediche, esami e terapie. Si sommano ai tre giorni mensili già previsti e sono destinate a dipendenti pubblici e privati con patologie oncologiche, croniche o invalidanti, oppure a chi assiste familiari con disabilità certificata pari almeno al 74%. L’obiettivo è consentire la gestione delle cure senza penalizzare il rapporto di lavoro. Le ore saranno coperte da contributi e richiederanno istruzioni operative da parte dell’INPS.

È previsto anche un nuovo congedo straordinario, fino a 24 mesi, non retribuito e privo di copertura contributiva automatica, ma con conservazione del posto. Può essere fruito in modo continuativo o frazionato, solo dopo l’esaurimento di ferie e altri istituti contrattuali. Durante l’assenza è vietato svolgere attività lavorative e, al rientro, è previsto un canale preferenziale per lo smart working. L’assenza di un sostegno economico, tuttavia, rischia di limitarne l’accesso a chi non dispone di risorse proprie o di una rete familiare solida.

La discontinuità più evidente riguarda l’apertura verso i lavoratori autonomi. In caso di patologie gravi, potranno sospendere l’attività fino a 300 giorni, mantenendo la posizione previdenziale. Non è previsto un contributo economico pubblico, ma le casse private potranno intervenire secondo i propri regolamenti. Rimane invece incerta la posizione degli iscritti alla Gestione Separata INPS, per i quali si attendono chiarimenti.

Sul fronte fiscale, la Legge di Bilancio 2025 ha eliminato i limiti di età per la detrazione dei figli con disabilità, ora fissata a 950 euro annui. È stato inoltre istituito un fondo per i caregiver familiari, destinato a raggiungere i 207 milioni di euro annui dal 2027: un riconoscimento concreto del valore sociale di chi si occupa quotidianamente di persone fragili, spesso sacrificando la propria attività professionale.

Per i professionisti, la riforma segna un passaggio importante. L’ingresso, seppur parziale, nel sistema delle tutele sociali rappresenta un primo passo verso un’equiparazione con i lavoratori dipendenti. 

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