Gratuito patrocinio e falsa dichiarazione dei redditi
Gratuito patrocinio: le falsità o le omissioni possono comportare la revoca del beneficio solo se risulti provata la mancanza originaria delle condizioni reddituali
Gratuito patrocinio: le falsità o le omissioni possono comportare la revoca del beneficio solo se risulti provata la mancanza originaria delle condizioni reddituali
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 30345 del 18 dicembre 2017 ha affrontato in modo chiaro ed esaustivo la problematica dell’ambito di operatività dell’iscrizione alla gestione separata INPS, istituita dall’art. 2, comma 26, della l. n. 335/95, per quanto riguarda gli iscritti agli albi professionali.
Le Novità Legislative di Dicembre 2019: LEGGE 19/12/2019 N. 157, DECRETO LEGGE 30/12/2019 N 161, SENT. CORTE COST. 22/11/2019 N. 242, SENT. CORTE COST. 04/12/2019 N 253
L’amministratore di sostegno non può agire in giudizio nei confronti della sua assistita (ex), chiedendo il pagamento del compenso professionale
Concorso di circostanze aggravanti: Il Tribunale ordinario di Firenze (G.U.P.) ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del citato art. 69, co 4, c.p. per violazione degli artt. 3 e 27, co 3, Cost.
La Cassazione, con l'ordinanza n. 2157 del 30 gennaio 2025, ha ribadito la giurisprudenza sui controlli del datore di lavoro per verificare l'uso corretto dei permessi ex L. 104/1992.
Il procedimento in Cassazione non conosce tregua. Dopo gli interventi legislativi di cui alla Legge 24 marzo 2001 n. 89, al D.Lg. 2 febbraio 2006 n.40 e alla Legge 18 giugno 2009 n. 69, in data 30 ottobre 2016 sono entrate in vigore le modifiche apportate alla sezione II del titolo III del codice di procedura civile dall’art. 1 bis della...
Gestione separata INPS Avvocati sentenza n.104/2022 :l'obbligo per gli avvocati sotto soglia d'iscriversi alla gestione separata è legittimo
L'art. 591 c. 2 n. 3 c.c. dispone che sono incapaci di testare “quelli che, sebbene non interdetti, si provi essere stati, per qualsiasi causa, anche transitoria, incapaci di intendere e di volere nel momento in cui fecero testamento”.
Il giudizio per il risarcimento del danno parentale, promosso dai congiunti di una paziente deceduta in ospedale a seguito di un’infezione ivi contratta, ha recentemente offerto lo spunto alla Corte di Cassazione per specificare gli oneri probatori a carico della struttura sanitaria, oltre che dei congiunti stessi.