APPUNTI SULLA TOTALIZZAZIONE INTERNAZIONALE
Con la totalizzazione internazionale i lavoratori italiani, autonomi o subordinati, che durante la loro vita lavorativa hanno maturato posizioni assicurative anche presso Enti previdenziali in Stati esteri
Con la totalizzazione internazionale i lavoratori italiani, autonomi o subordinati, che durante la loro vita lavorativa hanno maturato posizioni assicurative anche presso Enti previdenziali in Stati esteri
E’ ostativa al riconoscimento di una quota della pensione di reversibilità dell’ex coniuge la circostanza dell’avvenuto percepimento in unica soluzione dell’assegno divorzile
Con la recente sentenza 22/01/2019 n. 546, la Sesta Sezione del Consiglio di Stato (presidente Santoro, relatore Toschei) è autorevolmente intervenuta sul tema del riconoscimento di nuove professioni intellettuali, non organizzate in ordini o collegi
La Suprema Corte, con l’ordinanza n. 5268 del 26/02/2020, è tornata a pronunciarsi sul tema dell’attribuzione delle quote della pensione di reversibilità ex art. 9 della legge n. 898 del 1970 a favore dell'ex coniuge divorziato e del coniuge già convivente e superstite.
Per gli studi legali e per i commercialisti è ora disponibile una nuova certificazione di qualità. Alla ISO 9001 si affianca la certificazione UNI1610191 tarata sulle caratteristiche di uno studio professionale sul cui progetto si è conclusa, il 2 luglio, la consultazione pubblica definitiva.
Cassa Forense pubblica un bando per l’assegnazione di contributi a sostegno della genitorialità, in favore di iscritti con figli nati/adottati/affidati dal 1° novembre 2019 al 31 dicembre 2021.
Esenzione contributo unificato per cause di lavoro e previdenza: come funziona e quali sono i limiti reddituali
Cassa Forense stanzia €4.000.000 per supportare gli avvocati in follow up oncologico. Scopri i requisiti e come partecipare al bando 16/2024."
Cassa Forense lancia il bando 2025 per prestiti agevolati a giovani avvocati under 35: interessi coperti al 100% e garanzia per chi ha redditi sotto i 10.000 euro.
La Cassazione, con l’ordinanza n. 4227/2025, conferma che una condotta pregressa del lavoratore, se scoperta dopo l’assunzione e lesiva della fiducia, può legittimare il licenziamento per giusta causa