INTERESSI MONETARI: LA CASSAZIONE FA CHIAREZZA
La Cassazione con la sentenza 12449/2024 fa chiarezza sul tasso di interesse da applicare in caso di pronuncia generica del giudice che condanna al pagamento di "interessi legali"
La Cassazione con la sentenza 12449/2024 fa chiarezza sul tasso di interesse da applicare in caso di pronuncia generica del giudice che condanna al pagamento di "interessi legali"
La nuova disciplina delle spese di mediazione è stata ritenuta costituzionale dal TAR Lazio, rafforzando l'efficacia della mediazione civile.
Il patto di non concorrenza può essere stipulato sia tra azienda e dipendente, sia nei confronti di un collaboratore in regime autonomo o di para-subordinazione.
Il patto di quota lite è l’accordo tra avvocato e cliente che attribuisce all’avvocato, quale compenso della sua attività professionale, una quota dei beni o diritti in lite
In tema di recupero dei compensi maturati dall'avvocato, avventura già di per sé difficile in tempi come quelli che viviamo, sono nuovamente intervenute le Sezioni Unite della Corte di Cassazione con la sentenza 4240/2020 del 19.02.2020
l Decreto Ministeriale del 1 agosto 2023, pubblicato il 7 agosto 2023 e in vigore dal 22 agosto 2023, stabilisce le modalità per il riconoscimento dei crediti di imposta previsti dall'articolo 20 del Decreto Legislativo 28/2010 per la mediazione e altre procedure di giustizia complementare
L' art. 17, comma 3, D. Lgs. 28/2010 dispone l'esenzione riguardo al verbale di accordo e fino al valore di 50.000 euro, specificando l'obbligo del pagamento solo per la parte eventualmente eccedente.
Lo scorso 13 marzo si è tenuto presso la sede di Cassa Forense in Roma, il convegno sullo stato dell’informatizzazione della classe forense, emerso dall’indagine statistica promossa da Assosoftware in collaborazione con IPSOS.Nell’occasione la Dott.ssa Daniela Intravaia, Direttore generale della direzione generale per i sistemi informativi...
La Corte di Cassazione con sentenza 13 marzo 2023 n. 7235, fa luce su un argomento molto dibattuto in questa fase storica, quale l’Assegno Sociale.
La reversibilità dei trattamenti pensionistici consiste nel farne proseguire, anche dopo la morte del titolare, il godimento da parte dei soggetti a lui legati da determinati vincoli familiari, garantendo ai beneficiari la protezione dalle conseguenze che derivano dal decesso del congiunto