Unità carta vincente

di Nunzio Luciano

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La sobrietà della manifestazione, la presenza del Presidente del Senato, Renato Schifani e delle Ministre del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Giustizia, Elsa Fornero e Paola Severino, hanno sancito un'interlocuzione ed un riconoscimento che l'avvocatura ormai da tempo non aveva.
Gli interventi delle cariche istituzionali sono stati incentrati sul valore etico e morale della Cassa di Previdenza, ma anche sui due obiettivi cardine: la sostenibilità finanziaria nel lungo periodo e l'adeguatezza delle prestazioni.
Significativa e condivisa la relazione del Presidente, Alberto Bagnoli, sul principio di autonomia degli enti previdenziali dei liberi professionisti, che pur svolgendo “ un'attività di natura pubblica “, consistente essenzialmente nella garanzia dell'equilibrio di bilancio e nella stabilità della gestione, non può essere messa in discussione.
Il varo da parte del Comitato dei Delegati delle recenti misure tese a raggiungere l'obiettivo di sostenibilità di lungo periodo imposto dal comma 24 dell'art. 24 del D.L. 201/2011, convertito in L. 241/2011, soggette ora alla verifica ministeriale, hanno ricevuto il plauso dei rappresentanti delle istituzioni ed associazioni dell'avvocatura, tutte concordi nel ritenere che al rispetto dei numeri non può e non deve mai discostarsi la solidarietà del nostro sistema previdenziale.
Un sistema di previdenza che abbia, quindi, una sostenibilità sociale, dove il più forte aiuti il più debole, così come oggi avviene.


Il merito della maggioranza dei componenti del Comitato, forse anche perché eletti direttamente dalla base, è stato proprio quello di comprendere che non si poteva rinunciare alla componente solidaristica assitenziale.
Alla mattinata celebrativa è seguita quella sull'economia.
Gli interventi degli importanti relatori si sono soffermati in prevalenza sulla grave situazione economica che attanaglia il nostro paese ed in particolare il mondo dell'avvocatura, anche alla luce dei recenti provvedimenti governativi: a) parametri, geografia giudiziaria, inammissibiltà dell'appello, media conciliazione.
Tutti concordi nel ritenere che non possa e debba nel campo dei diritti prevalere “un'idea mercantista“, che appiattisca i diritti sociali.
Così come è emerso che per fare un salto di qualità bisogna abbandonare i tabù ideologici.
Inutili si sono rilevate tutte quelle discussioni svolte nel passato sulla migliore qualità del sistema contributivo rispetto a quello retributivo.
Basta agire sui parametri per avvicinarli ed adattarli alle esigenze delle singole categorie.
In un recente convegno, tutti i rappresentanti delle più importanti Casse di Previdenza si sono trovati concordi nel ritenere che i problemi sistemici non si risolvono con scelte ideologiche.
Le Casse che da tempo sono passate al sistema contributivo si trovano ad affrontare il problema dell'adeguatezza delle prestazioni, viceversa quelle che hanno adottato il sistema retributivo devono affrontare il problema della sostenibilità.
Toccante, poi, è risultato il filmato, proiettato all'inizio della Conferenza e di ogni singola sessione, avente ad oggetto la storia della Cassa, con immagini di un passato che ricordano l'importante ruolo sociale dell'avvocato.
La storia, le caratteristiche specifiche dei singoli sistemi previdenziali privati non possono essere assoggettate né alle logiche mercantiste, né a progetti di accorpamento di realtà completamente diverse.


Realizzare le migliori sinergie tra le Casse di Previdenza, per ottenere risultati nel campo della integrazione della contribuzione nel primo pilastro, per dare massa critica, è il consiglio rivolto all'AdEPP, dall'intervento equilibrato ed apprezzato, dell'ex ministro Maurizio Sacconi.
Nella terza sessione, non meno importante della prima, si è discusso del “Welfare“ - “La Sfida della solidarietà“.
L'importante lavoro svolto da CF, teso a verificare, attraverso un attendibile sondaggio, l'esigenze dell'avvocatura, ha evidenziato che, ancor prima che assistenza alla salute ed alla famiglia, i colleghi richiedono l'assistenza per lo svolgimento della propria attività.
Così come non può essere trascurata la femminilizzazione della professione, con redditi dimezzati rispetto a quelli dei colleghi uomini, che, negli ultimi trent’anni, ha visto il numero delle donne quasi raggiungere quello degli uomini, con una previsione futura che vedrà sempre più prevalere la componente numerica delle toghe rosa, non potrà non essere considerata nel progetto di Welfare, che la Cassa si appresta ad approvare.
Le preannunciate misure a sostegno dei giovani e dei colleghi in difficoltà, dal prestito agevolato, alla cartolizzazione del credito, hanno trovato il consenso della Ministra Severino, che si è impegnata a far propria tale ultima indicata misura, suggerita solo alcuni mesi prima dall'ente previdenziale.
Risolvere l'annoso problema del pagamento delle difese con gratuito patrocinio, a spese dello Stato, in favore dei soggetti non abbienti, con anticipazione delle somme da parte dell'Ente Previdenziale e compensazione delle imposte dirette da quest'ultimo versate, consentirebbe una salutare boccata d'ossigeno per molti colleghi.
Spunti non sono mancati dai rappresentanti dell'Associazioni su alcune norme statutarie vetuste, che non tengono conto ormai della nuova componente numerica giovanile di Cassa Forense.


Il superamento di una norma che non consente ai più giovani di poter partecipare all'elezione di delegato (elettorato passivo), è l'obiettivo condiviso dalla maggioranza della governance di Cassa Forense, che nei prossimi mesi darà sicuramente i risultati auspicati.
Il metodo della consultazione delle varie componenti istituzionali e non dell'Avvocatura è stato ben accolto dai rappresentanti dei Consigli degli Ordini presenti, che hanno ritenuto di formulare anche alcune specifiche richieste: congelamento temporaneo delle sanzioni; accelerazione del pagamento delle indennità erogate; misure tese a favorire l'innovazione tecnologica, ecc.
La Conferenza ha rappresentato un momento di profonda riflessione sul passato, sul presente e sulle prospettive future, ma soprattutto, nell'intenzione degli organizzatori, rappresenta un nuovo punto di partenza per l'intera Avvocatura, che non dovrà mai dimenticare che per raggiungere i risultati occorre un'unità reale tra le varie componenti , perché “ un'avvocatura divisa è un avvocatura più debole.

Avv. Nunzio Luciano - Vice Presidente Vicario di Cassa Forense

 

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