Più Welfare per gli avvocati italiani

di Luigi Ottobrini

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L’ente previdenziale di via Ennio Quirino Visconti con l’organizzazione di questo evento di ampio respiro dimostra come, raggiunta e garantita una sempre più solida sostenibilità previdenziale, la sostenibilità sociale, ovvero il welfare, sia l’obiettivo “in più” da perseguire con il massimo impegno nel breve e medio termine, realizzando in tal modo il “cambio di paradigma”, invocato da Francesco Giorgino, coordinatore e conduttore della convention, e dal Presidente Nunzio Luciano. Ciò è ora possibile grazie al nuovo Regolamento dell’Assistenza, pietra miliare di questo mandato elettorale, che, con circa 64 milioni annui messi a disposizione, a fianco della tradizionale, e però ormai non più sufficiente, assistenza “passiva” (erogazioni in caso di bisogno individuale o in caso di calamità naturali), mette ora a disposizione istituti di assistenza “attiva” o “strategica”, in tre ambiti fondamentali: famiglia, salute e professione. E proprio nell’ambito del sostegno all’esercizio della professione, per rendere gli iscritti sempre più aggiornati e più competitivi senza però gravarli di costi ulteriori, consentendo potenzialmente di incrementare i redditi professionali e innescare in tal modo un circolo virtuoso, è giunta la più importante e attesa novità, sulla quale si è incentrata la prima sessione della convention: la presentazione della banca dati del Gruppo 24 Ore, messa a disposizione gratuitamente, mediante l’utilizzo di fondi specificamente destinati a tal fine dal Cassa Forense, di tutti gli iscritti. Come ha potuto chiarire il Consigliere Roberto Uzzau, sul palco con Franco Moscetti e Guido Gentili, rispettivamente AD del Gruppo 24 Ore e Direttore del Sole 24 Ore, tutti gli Avvocati italiani, entro pochi giorni dalla firma del contratto, avvenuta direttamente nell’occasione, potranno accedere gratuitamente a DatAvvocato, una banca dati (quasi 1.500.000 documenti) aggiornata quotidianamente, che comprende tutta la normativa nazionale, regionale e comunitaria, nonché un’amplissima selezione di giurisprudenza (massime e sentenze integrali), organizzate mediante un indice per argomento composto da oltre 1.500 voci, e comunque consultabile con l’ausilio di un motore di ricerca dalle caratteristiche innovative, con inquiry per parola, tipologia documentale o arco temporale.


Ma anche la seconda sessione ha aperto prospettive positive, in particolare sotto l’aspetto del welfare nel settore salute, posto che il Ministro Poletti, intervistato da Francesco Giorgino, ha esplicitamente dichiarato il proprio favore nei confronti dell’idea, il cui progetto è in fase di studio già avanzata tra CF e Cassa Commercialisti, della realizzazione di una Cassa Mutua, a condizione che coinvolga più enti previdenziali, per ampliare la base dei fruitori (i liberi professionisti in Italia sono oltre 1.600.000) e quindi ottenere prestazioni migliori a costi più vantaggiosi. La sessione è proseguita con gli interventi del Vice-Presidente Valter Militi (sul microcredito, a favore degli infratrentacinquenni) e dei componenti del CdA Giulio Nevi (sugli istituti di assistenza attiva), Immacolata Troianiello (sulle convenzioni), Giulio Pignatiello (sugli istituti di assistenza “strutturale”, quali le pensioni indirette, di reversibilità, di inabilità e di invalidità) e del Direttore generale di CF, Michele Proietti, (sulla Carta dei Servizi). Particolarmente interessante, per la assoluta novità, l’illustrazione, a cura della Consigliera Annamaria Seganti, di alcuni dei più originali e creativi progetti, presentati da COA, CPA o associazioni, che hanno ottenuto i contributi previsti dall’art. 14, lettera a7, del Regolamento. La terza sessione, dopo l’intervento del Consigliere Nicolino Zaffina, avente a oggetto il patrimonio e gli investimenti di CF, ha avuto il suo momento clou nella presenza del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che, anch’egli intervistato da Francesco Giorgino, non ha mancato di ribadire la sua disponibilità a risolvere il problema dell’equo compenso, avendo constatato come il libero mercato abbia ormai dimostrato di non aver saputo impedire situazioni di debolezza per i professionisti. Il Ministro, che ha anche riconosciuto che sarà necessario intervenire per liquidazioni più rapide e più congrue per quanto riguarda i compensi per il patrocinio a spese dello Stato, ha spaziato, toccando anche argomenti non strettamente connessi al welfare, ma di indubbio interesse per l’intera categoria forense, quale l’organizzazione, spesso insoddisfacente, degli uffici giudiziari, non lesinando critiche ad alcuni atteggiamenti della magistratura, e la necessità di riforma della magistratura onoraria. Ha, infine, inviato un messaggio importante, auspicando la crescita delle Casse professionali e una maggiore collaborazione tra le stesse. Se l’Avvocatura vuole comprendere come risolvere le criticità che la affliggono deve, però e prima, imparare a conoscersi, e in tale ottica è stato affrontato il rapporto Censis 2017, presentato, in anteprima, nella seconda parte della terza sessione. I dati raccolti direttamente tra gli avvocati (su di un campione di oltre 10.000) dicono che, dal 2015, è costante il fatturato proveniente da contenzioso (66,0%), è in lieve calo quello derivante dall’attività di consulenza (da 28,7% a 28,2%) a favore di quello frutto di mediazioni o arbitrati (da 5,3% a 5,8%).


Confortante è sicuramente il grado di soddisfazione relativo agli istituti previsti dal nuovo Regolamento dell’Assistenza: a fronte di un 27,2% che non è ancora in grado di esprimere un giudizio, l’11,2% è molto soddisfatto e il 41,9% è abbastanza soddisfatto, per un totale di 53,1% di giudizi positivi. Così come all’inizio della convention i vertici istituzionali dell’avvocatura hanno confermato l’intenzione di “parlare con una sola voce”, per poter essere veramente ascoltati dagli interlocutori (Stato, ma anche cittadini), allo stesso modo tutti i rappresentanti delle altre Casse professionali, che si sono susseguiti sul palco a conclusione della terza sessione, hanno dichiarato di essere disposti a collaborare strettamente, operando sinergie affinché i liberi professionisti contribuiscano veramente a orientare il futuro della Nazione. Prova ne è che l’Adepp, di cui Nunzio Luciano è il Vice-Presidente vicario, sta sviluppando il progetto WISE, acronimo di Welfare - Investimenti - Servizi - Europa, il che significa che il welfare strategico è obiettivo primario di tutte le Casse e, chiaramente, di Cassa Forense, o meglio, come è stato più volte detto, con un messaggio adottato in occasione dell’XI Conferenza di Rimini e ora in prosecuzione, CASA Forense.

Avv. Luigi Ottobrini - Delegato di Cassa Forense

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