Per una cassa più Rosa
13/09/2011
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A questo proposito ritengo che la Cassa, sempre sensibile attraverso i suoi componenti, alle problematiche degli iscritti ed attenta ad interpretare al meglio i cambiamenti che la Società impone, potrebbe farsi carico di alcuni spunti di riflessione al fine di favorire lo sviluppo della qualità del lavoro femminile all’interno della categoria forense.
Per esempio, perché non intervenire sui criteri di accertamento del requisito della continuità professionale ritoccando la regola fissata dalla Delibera del Comitato dei Delegati del 28 settembre 2007 secondo cui “per la maternità la madre è esonerata dalla prova dell’esercizio continuativo per due anni, computando, se richiesto, anche l’anno antecedente alla nascita del figlio”
(in precedenza del seguente tenore: “Per la maternità, la madre é esonerata dalla prova dell’esercizio continuativo per due anni, compreso quello della nascita del figlio”) nel senso di aumentare il periodo ad almeno 3 anni? Quello della nascita più altri due, in modo da poter permettere alla madre avvocato una più costante presenza in casa nel periodo della minor età del figlio e allo stesso tempo la libertà di lavorare senza l’obbligo del rendimento economico.
Oppure, perché non intervenire con un’efficace politica di convenzionamento di asili nido e scuole dell’infanzia per assicurare alle iscritte di poter contare su strutture sensibili ai ritmi e agli orari delle professioniste nonché a prezzi concorrenziali? Difficilmente, infatti, una donna avvocato riesce ad inserire i suoi figli nelle graduatorie degli asili statali. Infatti, sebbene le statistiche, dicano che in tutti i campi le donne (dalla manager all’operaia) siano meno pagate dei loro colleghi uomini, gli avvocati rappresentano comunque all’esterno una categoria privilegiata.
Sono solo spunti sui quali forse potrebbe dare il suo apporto anche la Commissione Pari Opportunità del Consiglio Nazionale Forense, ma sui quali ritengo che Cassa Forense possa aprire e proporre nuove strade.
Avv. Paola Catania
Foro di Palermo