Il valore del giuramento di avvocato

di Francesco Greco

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Si tratta di una disposizione di grande rilevanza, che ha giustamente demandato alle Istituzioni forensi la celebrazione di un momento importante per i giovani che, avendo superato l'esame di abilitazione, si accingono a intraprendere quello che, senza enfasi, voglio definire il "ministero forense".

In un momento storico in cui da più parti si cerca di "mercantilizzare" l'attività forense, per trasformare gli avvocati in "piazzisti del diritto", il richiamo alle radici profonde della professione, ai principi costituzionali del diritto di difesa e della tutela dei diritti, quale esercizio quotidiano di democrazia e, perciò, di libertà, non è certamente retorico, ma pieno di significato.

Ed avere riconosciuto ai Consigli dell'Ordine il ruolo di istituzione al cospetto di cui l'aspirante avvocato assume "l'impegno solenne" per potere essere un "difensore dei diritti", rappresenta la consapevolezza del ruolo fondamentale dell'Avvocatura - della quale i Consigli dell'Ordine sono l'articolazione più concreta - verso la società.

Formula giuramento avvocato

La formula dell'impegno solenne, riportata all'art. 8 della L. 247/2012, contiene richiami ben precisi ai valori forensi fondamentali: 

  • La funzione sociale dell'avvocatura costituisce un caposaldo per la libertà; perché non può esistere libertà senza tutela dei diritti. E gli avvocati assicurano ogni giorno, con il loro operare, la tutela dei diritti per tutti i cittadini, anche per i più deboli o le classi meno abbienti attraverso gli istituti della difesa d'ufficio e del gratuito patrocinio.
  • La lealtà, l'onore e la diligenza nell'assolvimento dei doveri della professione, che sono valori costanti del nostro agire e vanno sempre di pari passo: a) lealtà allo Stato, alla legge, alle istituzioni, al cliente, alla deontologia; b) onore nell'indossare la nostra Toga, perché indossarla è un onore e con tale consapevolezza va portata, facendo sempre attenzione a mantenerla immune da ogni macchia, costituita dalla violazione dei doveri forensi; c) diligenza, perché i nostri clienti affidano a noi avvocati i loro diritti, la domanda di Giustizia, le loro speranze, le loro aspettative, il loro destino e pertanto non possiamo che essere sempre attenti, scrupolosi, precisi, puntuali, solerti, meticolosi, in una parola, appunto, diligenti.

Tutto ciò avendo la piena consapevolezza che il nostro operare contribuisce alla affermazione della Giustizia, nella quale abbiamo un ruolo indispensabile, perché senza un'avvocatura libera, indipendente, autonoma, non ci può essere giustizia e quindi democrazia.

Avv. Francesco Greco – Presidente dell’Ordine forense di Palermo

 


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