Cronache napoletane
21/01/2014
Stampa la paginaInoltre, la protesta riguardava anche il disegno di legge, approvato dal Consiglio dei Ministri il 17/12/2013, in tema di efficienza del processo civile, che, pur in presenza di modifiche apprezzabili inserite in quel testo, recava due momenti di grave pregiudizio per i diritti azionati e cioè, quello relativo alla previsione di sentenza con motivazione soltanto a pagamento e l’altro relativo alla prevista solidarietà dell’Avvocato in ipotesi di responsabilità aggravata ex art. 96 Cod. Proc. Civ.
In definitiva, quanto sopra, aggiunto al dissenso dell’avvocatura alla cosiddetta geografia giudiziaria, veniva visto come un vulnus grave inferto all’art. 24 della Costituzione (accesso alla Giustizia) che, sempre di più, si connotava come una giustizia per ricchi, con costi oramai insostenibili per le altre classi sociali.
La protesta era così vibrata che il Presidente dell’OUA, Nicola Marino, nella mattinata di giovedì, convocava in Castelcapuano un’assemblea dell’OUA per discutere del grave momento e per deliberare le eventuali proteste.
In apertura della Conferenza, nel pomeriggio di giovedì, il Presidente dell’OUA ha vibratamente criticato l’assenza del Ministro Cancellieri, ribadendo che la Conferenza era la sede naturale per un confronto ai massimi livelli tra il Ministro e la rappresentanza dell’avvocatura nazionale.
Per quanto concerne i temi in dibattito, ha criticato il metodo, specificando che in nessun conto era stata considerata la stessa commissione, presieduta dal Prof. Romano Vaccarella per il progetto organico di riforma della giustizia civile e il merito dei provvedimenti penalizzanti per la tutela dei diritti dei cittadini ed in odio dell’Avvocatura.
Il Presidente del CNF Guido Alpa, aderendo alle critiche suesposte, ha annunciato le proposte del CNF per superare lo stato di crisi in cui versa la giustizia, investita da anni da una congerie di riformine inefficaci ed in qualche caso inaccettabili.
Ha specificato nel suo intervento, che l’Avvocatura poteva contribuire a risolvere i problemi della lentezza del processo civile con una partecipazione attiva degli avvocati per lo smaltimento dell’arretrato, con la negoziazione cd. assistita e con le camere Arbitrali presso gli Ordini e, infine, con la presenza organica di avvocati nell’Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia.
Ha, infine, sottolineato l’impegno dell’Avvocatura a farsi carico dei diritti dei cittadini di fronte alla evidente abdicazione, da parte dello Stato, alla sua funzione giurisdizionale.
In prosieguo, per il Ministro di Giustizia, assente ai lavori, ha preso la parola il Sottosegretario di Stato Dott. Cosimo Ferri, che, incolpevolmente, è stato oggetto delle reiterate proteste dell’avvocatura anche se egli, infine, commentando i provvedimenti legislativi in itinere contestati, ha assicurato che agli stessi sarebbero stati apportati i necessari correttivi.
Le posizioni dell’AIGA sono state espresse nella tavola rotonda “Giovane Avvocatura: una scelta consapevole?” dalla neo-Presidente Nicoletta Giorgi, la quale nel suo intervento ha chiesto la riduzione dei numeri di accesso alla professione, maggiori tutele nei rapporti di collaborazione e una conseguente maggiore copertura previdenziale.
In tale sessione è intervenuto anche il neo-Presidente di Cassa Forense, Nunzio Luciano il quale nel suo intervento ha dimostrato grande sensibilità per i giovani Colleghi, anche per il particolare gravissimo momento economico ribadendo che, quello approvato con la recente riforma del 2010 è un sistema previdenziale virtuoso, fondato sul principio solidaristico.
Tali basi inducono quindi a programmare per il Ceto forense un’ulteriore fase di interventi, vieppiù necessaria, per fronteggiare le emergenze reddituali ed il fabbisogno di perequazione intergenerazionale, nella prospettiva della maggiore adeguatezza delle prestazioni.
Senza trascurare che va affrontato in primis lo sviluppo degli istituti di c.d. welfare, ponendo mano ad un nuovo regolamento dell’assistenza con possibilità di sostegno alle componenti più deboli, ed a forme più complete di tutela sanitaria.
I lavori si sono articolati in 4 tavole rotonde che hanno trattato i temi della Giustizia Civile, della giovane Avvocatura, del Diritto Penale e Penitenziario ed infine della Geografia Giudiziaria, tema quest’ultimo che ha suscitato grandi sensibilità in specie dagli Ordini maggiormente colpiti dalle disposizioni di soppressione di strutture giudiziarie.
Sono intervenuti nelle rispettive sessioni numerosi Parlamentari, di tutte le forze politiche e, per la verità, tutti hanno condiviso, ciascuno dal proprio angolo visuale, la criticità dei provvedimenti legislativi in esame, promettendo un’azione parlamentare emendativa.
Nella giornata di venerdì poi, dalle agenzie di stampa sono state diramate le dichiarazioni del Ministro Cancellieri, in visita a Mosca per la preparazione di seminari e – come prevedibile – esse non sono state per niente apprezzate per il tono sprezzante da Ella adoperato qualificando “indegna gazzarra” la protesta degli avvocati a Napoli e per il suo giudizio sulla prevalenza dell’interesse dello Stato a che il Ministro fosse presente a Mosca “per preparare seminari” anziché a Napoli per la conferenza nazionale.
Le rappresentanze nazionali dell’Avvocatura, riunitesi di urgenza, con un apposito comunicato hanno ritenuto che “siffatti atteggiamenti sono incompatibili con la Funzione Ministeriale”.
Infine i lavori si sono conclusi nella mattinata del sabato con la sessione plenaria sulla legge professionale e sulla rappresentanza politica dell’avvocatura.
La Conferenza si è poi conclusa con il deliberato OUA che ha, tra l’altro, indetto l’astensione da tutte le udienze nei giorni 18, 19 e 20 febbraio 2014 con manifestazioni di protesta in Roma, invitando tutte le rappresentanze istituzionali e ordinistiche a rassegnare le dimissioni dai rispettivi incarichi.
Avv. Gennaro Torrese -
Componente del Comitato di Redazione di CF NEWS