Cassa Forense aderisce agli UN PRI…. una notizia che non ha fatto notizia
24/10/2019
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L’annuncio della scelta operata dalla Cassa Nazionale Forense di aderire agli UN PRI, l’organizzazione delle Nazioni Unite a sostegno degli investimenti sostenibili, è passata quasi inosservata.
Se è ben vero che la notizia è stata pubblicata sul sito istituzionale a ridosso di una delle scadenze più onerose per l’avvocatura, il fatto che sia passata “sotto traccia” dipende anche dalla generalizzata scarsa attenzione all’Agenda 2030 (risoluzione approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU il 25/09/2015) ed ai correlati 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs).
Cosa vuol dire essere un Asset Owners UN PRI
Le Nazioni Unite con l’Agenda 2030, ritenendo non più sostenibili i modelli di sviluppo globalmente adottati, ha fissato le “linee guida” per invertire la tendenza ed avviare la costruzione di un nuovo modello di sviluppo in ambito ambientale, economico e sociale. Sono stati così individuati 17 Obiettivi articolati in complessivi 169 target specifici, per la realizzazione dei quali è richiesto un forte coinvolgimento non solo degli Stati aderenti ma anche di tutte le componenti della società civile.
Gli investitori privati ed istituzionali sono chiamati a dare il loro contributo a realizzare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) nello svolgimento delle loro attività di business, allocazione delle risorse e piani di investimento.
L’investimento responsabile è un approccio alla gestione degli asset che comporta per gli investitori di includere i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle decisioni su cosa investire, che risponde anche a un principio di trasparenza.
A tal fine sono stati individuati sei “Principi di Investimento Responsabile” (PRI), vale a dire un insieme di principi, volontari quanto ambiziosi, che incorporano i parametri ESG (Ambientali, Sociali e di Governance) offrendo un menù di possibili azioni nella pianificazione degli investimenti.
Gli aderenti a UN PRI assumono in primo luogo l’impegno ad adottare i sei Prinicipi di Sviluppo Responsabile nell’ambito della propria organizzazione, dei processi di pianificazione attuazione e controllo dei piani di investimento, attenendosi al complesso sistema di controllo attuato mediante reports annuali per la verifica circa l’osservanza e l’implementazione dell’attuazione dei PRI. Si tratta del più imponente progetto di verifica globale degli investimenti responsabili, che assicura:
- verifica dei PRI e i loro sottoscrittori;
- strumenti standardizzati di trasparenza per la rendicontazione da parte dei sottoscrittori;
- i sottoscrittori ricevono feedback utili da cui imparare e sviluppare.
Il report annuale è obbligatorio per tutti i gli aderenti ai PRI, in mancanza il sottoscrittore viene escluso dal sistema.
Solo nel primo anno dall'adesione il primo ciclo di reportistica è volontario e vi è la possibilità di secretare il report; i sottoscrittori sono invitati a provvedervi per sfruttare il primo periodo come esperienza. Ogni anno, nel periodo da gennaio a marzo, vengono resi disponibili, on line, strumenti di reporting per provvedere.
Il sistema di verifica consente ai sottoscrittori di conseguire, tra gli altri, i seguenti benefici:
- valutare i progressi dei propri investimenti responsabili;
- ricevere continui feedback e strumenti per migliorare;
- valutare le proprie performance;
- osservare il quadro generale del mercato;
- rafforzare i processi interni nello sviluppo di capacità ESG;
Allo stato la Cassa Forense è entrata nell’elenco degli aderenti. In questo primo anno testerà il sistema di verifica cui sarà obbligata a partire dal prossimo anno.
D’ora in poi dunque ciascun iscritto alla Cassa Forense potrà monitorare il rispetto dei PRI da parte della Cassa nella gestione del patrimonio, in particolare valutazione, analisi e pianificazione dell’allocazione delle risorse previdenziali gestite. Una notizia, dunque, che avrebbe meritato maggiore attenzione.
Avv. Paola Vitaletti - Foro di Roma