Casse di previdenza allo specchio: confronto su assistenza Welfare e futuro

di Immacolata Troianiello

Stampa la pagina

E’ emerso che tutte le Casse sono alla ricerca di modelli nuovi che consentano ai propri iscritti di ottenere un sostegno alla professione intraprendendo un percorso virtuoso che consenta loro di migliorare le prestazioni professionali, in definitiva di avvertire realmente la loro presenza accanto.
Cassa Forense ha esposto i propri obiettivi, in parte concretizzati nel nuovo regolamento dell’assistenza (non ancora approvato dai ministeri). Dai finanziamenti comunitari da intercettare per consegnarli agli avvocati, ora ancora grandi esclusi, ad ottenere l’autorizzazione dal ministero competente per pagare direttamente il gratuito patrocinio ai propri iscritti, cosi da sottrarli dalla lunghissima attesa sulla liquidazione delle parcelle attualmente esistente, nonché la creazione di una banca dati gratuita, nell’ottica di abbassare i costi della professione.
Sul fronte del nuovo regolamento sull’assistenza, sono stati posti a confronto il vecchio (attualmente vigente) ed il nuovo per capire quali sono le criticità individuate e superate. Una delle più eclatanti è sicuramente la creazione del “pronto soccorso avvocati”, ovvero la trasformazione dell’istituto affidato agli Ordini per l’assistenza degli avvocati che versano in uno stato di bisogno, in nuovo modo di concepire l’aiuto concreto ed immediato. Eliminato il limite reddituale e la doppia istruttoria Ordine/Giunta, l’istituto, completamente rinnovato, si presta a soccorrere l’avvocato gravemente malato (a prescindere dal reddito guadagnato uno o due anni prima, quando era in buona salute …) ma anche nei confronti di chi ha subito un forte arresto alla propria attività lavorativa provocato da eventi non prevedibili quale allagamento, incendio, crollo del proprio studio professionale. Eventi quest’ultimi che non potevano rientrare nei casi di terremoto, catastrofe od altro per i quali ci vuole uno specifico decreto ministeriale.


Altra novità di rilievo è stata prevista per l’assistenza indennitaria. Questo istituto sino ad ora è riconosciuto agli avvocati iscritti da almeno tre anni che per (ben) tre mesi non possono esercitare in modo assoluto l’attività professionale. Il nuovo regolamento ha eliminato la barriera dell’iscrizione, riconoscendo anche al neo iscritto tale diritto ed ha abbassato a due mesi il periodo di inattività. Finalmente recepiti in Cassa Forense anche i problemi legati alla mancanza di autosufficienza e lungodegenza. Previsioni contenute in articoli specifici saranno il supporto ed di fattivo aiuto per gli avvocati in tali condizioni.
Ancora l’introduzione del criterio reddituale ISEE esclusivamente per le prestazioni a sostegno della famiglia, in quanto si è ritenuto che l'ISEE sia lo strumento più corretto per la valutazione economica di coloro che richiedono queste prestazioni di natura assistenziale, essendo calcolato, con riferimento al nucleo familiare del richiedente, e non al reddito professionale dell'iscritto. Difatti questi nuovi istituti, pensati da Cassa Forense, per la prima volta prendono in considerazione anche l’ambito familiare dell’avvocato e ne prevedono la tutela.
L’introduzione di tempi certi per la definizione del procedimento, le comunicazioni all’interessato e i termini di eventuali ricorsi. Infine la generale previsione di una regolarità nella presentazione delle dichiarazioni reddituali obbligatorie (modd. 5) nei confronti della Cassa per poter accedere alle varie prestazioni assistenziali, elementi questi ultimi che richiamano alla correttezza dei comportamenti dell’Ente e dei suoi iscritti.
Infine uno sguardo al nostro futuro, i giovani.
Previsti accordi per microcredito e mutui agevolati, nonché corsi di alta specializzazione finanziati o convenzionati con Cassa Forense, perciò: agevolazioni per l’accesso al credito finalizzato all’avviamento dello studio professionale; organizzazione, anche in collaborazione con altre istituzioni, di corsi qualificanti; borse di studio per l’acquisizione del titolo di specialista.


Altro elemento assolutamente innovativo è contenuto nell’art. 14 del nuovo regolamento. Non soldi “a pioggia” agli iscritti, ma coinvolgimento degli organismi di “base” quali Consigli degli Ordini, Comitati Pari Opportunità, Associazioni, in progetti sui singoli territori per la conciliazione lavoro-famiglia. Scelta elastica che presuppone la flessibilità necessaria alle diverse esigenze locali. In quest’ottica la nuova sinergia Cassa/ organismi locali si rafforza e si amplia.
La Cassa dei Commercialisti, con Monica Vecchiati, ha deciso di aggiungere una mensilità alle cinque previste per la maternità, con un minimo di € 1.700,00 affidamento temporaneo, insieme all’ampliamento di convenzioni ed assicurazioni (rc professionale specifica per i dottori commercialisti). Rimborso spese badanti in caso di non autosufficienza.
Anche l’Enpam, medici, con la Consigliera Annamaria Calcagni, è sulla stessa scia. Sono la Cassa con il maggior numero di professionisti iscritti,con un numero di donne, al di sotto dei 50 anni, superiore agli uomini,per questo motivo puntano sulla maternità e genitorialità con misure che sono allo studio alcune, altre già realizzate, tese su questo obiettivo, come permessi per i padri (dipendenti e liberi professionisti) anche in caso di adozione ed affidamento, copertura economica per affidamento ed adozione, contratti in varie città per convenzioni con asili (Babysitting), tutela della non autosufficienza.
La Presidente di Inarcasse, Paola Muratorio, ci ha stupito con le idee e le innovazioni proposte per i loro iscritti. L’obiettivo primario è quello di consentire un miglioramento dei redditi degli iscritti perciò accesso al credito, concorsi di progettazione per creare una metodologia per l’affidamento degli incarichi per premiare qualità e non prezzo. Sul fronte della salute grande attenzione alla problematica della LTC.


Si tratta di regolamenti che prevedono l'erogazione di prestazioni assistenziali variegate e che intervengono in qualsivoglia necessità che il professionista può avere sia nella fase di avvio della professione, sia in tutto il percorso professionale. Regolamenti pensati a favore degli iscritti da Casse che si prefiggono di essere accanto all'iscritto sempre, all'inizio, durante ed alla fine del percorso professionale. Certamente quanto previsto può essere considerato solo un inizio, ma la direzione intrapresa è quella giusta e le Casse in sinergia tra loro potranno e vorranno elaborare percorsi unitari che avvantaggiano il tormentato mondo dei liberi professionisti ed è su questa strada che dobbiamo continuare per svolgere al meglio il mandato attribuito a tutti noi.

Avv. Immacolata Troianiello
Consigliere di Amministrazione di Cassa Forense

Altri in AVVOCATURA