A PROPOSITO DI LEILA IL PORTALE EUROPEO PER LE ASTE GIUDIZIARIE TELEMATICHE

di Massimiliano Blasone

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È un periodo di evoluzione digitale.

La diffusione della pandemia ha dato un grande impulso allo sviluppo delle aste giudiziarie telematiche nel mondo.

Esse, infatti, si sono rivelate uno strumento idoneo a garantire la continuità del funzionamento dei sistemi giudiziari esecutivi e, allo stesso tempo, la salute delle persone, evitando il rischio di contagio tra gli offerenti.

Tra il 2019 ed il 2021 si è praticamente duplicato il numero di Stati membri del Consiglio d’Europa che ha adottato questa tipologia di asta.

I portali di più recente costruzione si presentano con una grafica migliore, sono caratterizzati da semplici modalità per la ricerca dei beni e da chiare regole per la partecipazione alle aste, spesso riportate anche in inglese.

Tali fattori hanno senz’altro favorito, specialmente nel settore immobiliare, la partecipazione di investitori esteri, ponendo le basi per un nuovo mercato globale.

Da un’analisi comparativa si ricava che i sistemi giudiziari che si avvalgono di portali online per la vendita all’asta di beni mobili e/o immobili pignorati hanno in comune tra di loro non solo le medesime finalità (miglior ricavato dalla vendita, riduzione dei tempi delle procedure, contrasto della corruzione e delle turbative) ma anche molti elementi.

Tutti gli Stati, con la sola eccezione dell’Italia, si avvalgono di un medesimo portale, tanto per la pubblicità quanto per la gestione delle gare.  Si rinviene quasi sempre un unico portale (pubblico o privato) per ciascuno Stato.

L’offerente deve registrarsi sul portale per inviare la propria offerta e per poter partecipare all’asta. I pagamenti tanto delle cauzioni che del saldo prezzo devono essere eseguiti sempre in formato elettronico.

È una costante, inoltre, che in ciascuno Stato le aste telematiche siano gestite da personale specializzato, professionisti privati o pubblici dipendenti.

Nonostante i molti punti di connessione, il settore è ancora frammentato a livello nazionale con un impatto negativo sui potenziali acquirenti transfrontalieri e sul valore del prezzo di vendita. Le norme che disciplinano lo svolgimento dell’asta nei vari Stati, infatti, sono sostanzialmente diverse tra loro, molti portali riportano indicazioni e regole solamente nella lingua locale e non è mai prevista la possibilità per l’utente di reperire informazioni in merito ad aste di altri Stati e tanto meno di parteciparvi.

I vari portali, inoltre, sono diversamente indicizzati sui motori di ricerca, hanno nomi diversi, non hanno un aspetto uniforme e nemmeno utilizzano i medesimi criteri di ricerca dei beni.  

Per rimuovere tali barriere, nel 2021 l’Unione Europea ha dato avvio ad un progetto per la costruzione di un portale internazionale multilingue, denominato LEILA, a cui saranno interconnessi i portali dedicati alle aste giudiziarie di sette Stati membri.

LEILA permetterà la ricerca delle aste giudiziarie – tanto quelle telematiche quanto quelle in presenza – ma non potrà essere utilizzato quale strumento per la loro gestione.

In un primo momento sarà collegata al Portale delle Vendite Pubbliche italiano e al corrispettivo presente in Francia, Croazia, Portogallo, Repubblica Ceca, Lituania e Lettonia, con facoltà per gli altri Stati membri di connettersi in un secondo momento.

Gli obiettivi che l’Unione Europea si prefigge con LEILA sono molteplici: aumentare la competitività e l’efficienza delle aste giudiziarie, fornire un unico, multilingue ed aggiornato motore di ricerca dei beni in vendita nelle aste giudiziarie europee e mettere a disposizione degli interessati informazioni verificate e corrette.

L’accesso al portale sarà gratuito e permetterà all’utente di selezionare la propria lingua prima di avvalersi dei vari criteri di ricerca disponibili.

I risultati saranno visualizzati su una mappa – per gli immobili – e anche su una lista con le indicazioni base dei beni. Sarà inoltre possibile assumere specifiche informazioni, sempre nella lingua opzionata, sulle modalità di partecipazione all’asta del bene selezionato e, in caso di effettivo interesse, l’utente potrà essere direttamente reindirizzato al portale nazionale per continuare da lì qualora volesse presentare l’offerta.

LEILA, in conclusione, rappresenta il primo tentativo di cooperazione internazionale nel settore delle aste giudiziarie a livello europeo.

Tuttavia, per permettere il pieno sviluppo di questo nuovo mercato globale, sarà necessario che si compiamo anche degli ulteriori passi nella direzione dell’armonizzazione delle norme nazionali (ad esempio introducendo delle Linee Guida rivolte agli Stati o un Codice Globale) e si introduca un metodo internazionale uniforme per permettere l’identificazione elettronica dell’offerente. Ma questa è un’altra storia o meglio un’altra sfida digitale.


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    Massimiliano Blasone