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IL RAPPORTO CENSIS 2022 E I NUMERI DELL' AVVOCATURA

Il Rapporto Censis 2022: cala il numero degli avvocati italiani, con un saldo finale fra iscrizioni e cancellazioni che per la prima volta risulta negativo per 1.604 unità. Il dato 2021 degli iscritti a Cassa Forense è di 241.830; di questi il 94,3% risulta attivo, mentre il restante 5,7% è rappresentato da pensionati contribuenti

Casa Forense a Rimini

Al Palacongressi della città romagnola, dal 24 al 26 settembre 2015, Cassa Forense si confronterà con l’intera avvocatura italiana, con le istituzioni, la politica, i principali rappresentanti dell’economia reale. Verrà presentata anche la prima Relazione annuale sulla professione forense

L'art. 24 "Fornero": dal retributivo vigente al contributivo preteso?

Nella c.d. ''manovra salva Italia'', varata con d.l. 6 dicembre 2011, n. 201 (coordinato con la Legge di conversione 22 dicembre 2011, n. 214) recante ''Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici'' (in G.U. 27 dicembre 2011, n. 300) è stato inserito del tutto inopinatamente l’art. 24 (disposizioni in...

Marcello Adriano Mazzola

La fiscalità più favorevole per i giovani avvocati

L'approvazione della legge finanziaria (ora però deve essere chiamata legge di stabilità, mi raccomando) è fonte ogni anno di discussioni di non poco momento, qualcuno potrebbe definirle liti di comari, sicuramente nell'epoca del consociativismo si connotavano, di fatto, nell’assalto alla diligenza, dove ministri, sottosegretari, semplici...

Giovanni Cerri

Cassa Forense sigla un’intesa con il Fondo Europeo per gli Investimenti

Cassa Forense sigla un’intesa con il Fondo Europeo per gli Investimenti per intervenire insieme a supporto della crescita delle piccole e medie imprese europee. Il progetto prevede la partecipazione di Cassa Forense in qualità di “Anchor Investor” in un fondo di fondi organizzato e gestito dal FEI che abbia l’obiettivo di selezionare le migliori...

Enrico Cibati

AVVOCATI COMPRATE LE MASCHERINE. 1 SU 2 è GRATIS!

La prosecuzione dell’attività professionale deve quindi avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino un adeguato livello di protezione espressamente previste dal Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid – 19

Fabiola Pietrella

Il riconoscimento dell’assegno divorzile deve fondarsi sul criterio “assistenziale-compensativo: Cass., S.U., 11.7.2018, n. 18287

Con l’attesissima sentenza n. 18287 del 2018, le Sezioni Unite della Suprema Corte hanno statuito che: “il riconoscimento dell’assegno di divorzio, cui deve attribuirsi una funzione assistenziale ed in pari misura compensativa e perequativa, richiede l’accertamento dell’inadeguatezza dei mezzi o comunque dell’impossibilità di procurarseli per...

Giovanni Francesco Basini