Superato il test della sostenibilità cinquantennale

di Lucia Taormina

Stampa la pagina

I Ministeri Vigilanti, dall’esame dell’apposito bilancio tecnico-attuariale, offerto a corredo delle misure adottate, con riferimento ai prospetti redatti con i parametri specifici della categoria forense, hanno rilevato che il saldo previdenziale, tra le entrate contributive e le prestazioni pensionistiche, assume sempre valore positivo nel periodo considerato ed analogamente anche il saldo corrente e che il patrimonio si incrementa progressivamente risultando sempre sufficiente alla copertura della riserva legale.
I Ministeri hanno, così, tratto la conclusione che risultano soddisfatti i requisiti di sostenibilità cinquantennale prescritti dalla legge.
La definitiva approvazione delle modifiche adottate dal Comitato dei Delegati e le affermazioni contenute nella citata nota ministeriale sono gratificanti per chi ha lavorato per salvaguardare l’impianto di una previdenza autonoma e fondata sulla solidarietà categoriale e rassicurante per gli iscritti che possono aver certezza di una lunga stabilità della entità della contribuzione e della garanzia delle prestazioni.
Le misure adottate e definitivamente approvate sono già state illustrate in questa rivista (v. CF News settembre 2012 Avv. Giulio Pignatiello “Cassa Forense guarda al futuro con consapevolezza e serietà”) e possono così sintetizzarsi:


  • aliquota unica per il calcolo delle pensioni fissata all’1,40% ed agganciata alle tavole di sopravvivenza specifiche della categoria;
  • base reddituale di riferimento costituita dalla media di tutti i redditi professionali dichiarati durante l’intera vita lavorativa, fino al tetto pensionabile;
  • aliquota del contributo soggettivo fissata al 14% dall’1/01/2013, al 14,5% dall’1/01/2017 ed al 15% dall’1/01/2021, in coincidenza con l’entrata a regime dell’età pensionabile a 70 anni;
  • contributo integrativo confermato al 4% del volume di affari IVA;
  • contribuzione modulare dall’1% al 10% del reddito professionale dichiarato, interamente facoltativa;
  • contributo di solidarietà del 7% a carico dei pensionati che proseguano nell’esercizio professionale.

Per approfondire e meglio comprendere i risultati raggiunti con le modifiche adottate, qui di seguito mettiamo a disposizione dei nostri lettori alcune tavole riassuntive, predisposte dagli Uffici di Cassa Forense con la supervisione del V. Direttore, Dott. Michele Proietti, che hanno accompagnato la delibera del 05 settembre 2012 al Ministero.

Avv. Lucia Taormina - Consigliere di Amministrazione di Cassa Forense

 

 

Altri in PREVIDENZA

Potrebbe interessarti anche