Manuale militare per risorgere
14/09/2011
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Applicando il principio per cui il primo sistema per avere importanza è quello di darcela, affrontavo dunque il nuovo Bâtonnier e la sua grandeur (ma anche tutti gli altri esponenti stranieri che mi capitava di incontrare) segnalando che nell’anno 204 avanti Cristo il Console romano Cincius emanò la Lex Cincia de donis et muneribus, con la quale -tra l’altro- fu vietata la stipulazione tra patrono e cliente in condizione pencolante del patto di quota lite. Era facile per me allora esaltare la superiorità ideale di quella norma che mi consentiva di affermare che, tale essendo lo sviluppo spirituale del sentire giuridico in Roma nel 204 a.C., la nostra attività difensiva doveva essere praticata da molto tempo prima, almeno 23 secoli fa.
Dopo che l’autorevole interlocutore -come sempre- aveva assentito cortesemente su tale mia indiscutibile rivendicazione storico-deduttiva, lo colpivo con un gancio alla mascella chiedendogli innocentemente se “da loro” (a Parigi, a New York, Montreal, Berlino, Londra, Atene, Madrid e Damasco, dovunque sono andato da Presidente, o per impegni professionali) “se da loro nell’anno 204 a.C., quando a Roma si affermò quel superiore principio etico-sociale, essi avevano già raggiunto invece almeno la civiltà della pastorizia, per la quale l’uomo pascolava (transitivamente) le greggi, oppure non erano nemmeno arrivati alla civiltà della pastorizia, sicché le greggi pascolavano (intransitivamente) da sole ? ” .
Il risultato è stato sempre formidabile: il Collega-Presidente, mia vittima di turno, stiracchiava un sorriso amarognolo ed incassava. A parte la strumentalizzazione che utilizzavo per vendere cara la pelle con tanto autorevoli Colleghi stranieri, esaltando la nobiltà dei nostri ideali fin da epoca remotissima, il dato storico è comunque impressionante, facendoci dedurre che se nel 204 a.C. a Roma l’idealità dell’ attività difensiva aveva fatto consacrare nella legge un sentire allora maturato già nella cultura di quel momento, ciò ci fa ritenere che la nobiltà del ministero difensivo del patrono doveva risalire almeno ad un secolo prima (o più).
Dunque, dopo 23 secoli di indispensabilità etico sociale, onore e prestigio, non possiamo ora rassegnarci alla devastazione dell’Avvocatura,anche se tutti ci bombardano. Abbiamo le armi per difenderci sul piano intellettuale, culturale, politico e relazionale (come sarà dimostrato negli ulteriori capitoli di questo Manuale militare).
Occorre insorgere per risorgere (Carlo Rosselli, patriota per tutti noi).
Federico Bucci