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26/06/2013
Stampa la paginaGià il 22 febbraio scorso, il Presidente ed il Consiglio di Amministrazione di Cassa Forense avevano voluto incontrare le rappresentanze dell’Avvocatura per le prime valutazioni sulla nuova Legge Professionale ed in particolare sull’introduzione, con il noto comma 8 dell’art. 21, della contestualità di iscrizione tra Albo e Cassa.
Durante l’incontro di febbraio erano emerse le tante, delicate ed importanti, questioni da risolvere, ed anche le perplessità per il ridotto termine imposto per la approvazione del regolamento attuativo, rispetto al termine più ampio previsto per il regolamento ministeriale sulle modalità di accertamento dell’esercizio effettivo, continuativo, abituale e prevalente della professione.
La Commissione, appositamente costituita all’interno del Comitato dei Delegati all’indomani dell’entrata in vigore della Legge, ha alacremente lavorato e predisposto una prima stesura del regolamento previsto dall’art. 21, sottoposta al Comitato dei Delegati, nella seduta del 24 maggio, per la discussione generale.
Le linee della proposta sono state illustrate nell’articolo “Regolamento ex art. 21 co. 9 L. 247/2012 in dirittura d’arrivo” dell’Avv. Santi Geraci pubblicato nel numero di maggio di CF NEWS, a cui si rimanda.
Sabato scorso, quella stessa proposta è stata presentata dal Presidente, Avv. Alberto Bagnoli, dal Vice Presidente Vicario, Avv. Nunzio Luciano, che della Commissione è il Coordinatore, supportati dai primi dati attuariali elaborati dal Dott. Luca Coppini e dagli approfondimenti tecnici del Direttore Generale, Dott. Michele Proietti.
L’auditorium era stracolmo e dagli interventi, snodatisi fino a tarda mattinata, sono scaturiti ampi spunti di riflessione e discussione.
Alcuni come l’AIGA, l’Unione Interregionale Centro Adriatico Marche, Umbria, Abruzzo e Molise, l’Ordine di Roma, l’Unione degli Ordini della Puglia e l’Unione degli Ordini siciliani hanno manifestato il loro apprezzamento per la proposta di regolamento ritenuto equilibrato, flessibile e per questo idoneo a risolvere le difficoltà economiche in cui oggi versano i giovani Colleghi, per di più garantendo loro la copertura assistenziale, in ossequio al principio della solidarietà che costituisce un pilastro fondamentale ed imprescindibile dell’Ente.
L’AIGA e gli Ordini di Roma e Palermo hanno anche manifestato la loro contrarietà all’esclusione dei 56.000 dal voto delle prossime elezioni per il Comitato di Cassa Forense, fissate per il settembre prossimo.
Altri come ANF, le Camere Civili e l’Unione Regionale degli Ordini dell’Emilia Romagna hanno rimarcato che la redazione della proposta di regolamento avrebbe dovuto essere anticipata e comunque supportata da adeguate elaborazioni attuariali, così da ben comprendere l’impatto sulla stabilità dell’intero sistema previdenziale dell’accesso repentino di 56.000 avvocati.
Molti, come appunto ANF, le Camere Civili, ma anche gli Ordini di Trento, Bolzano e Rovereto e l’Unione degli Ordini dell’Emilia Romagna hanno chiesto di mantenere il procedimento di iscrizione a domanda, argomentando che il comma 8, letto in modo sistematico nel contesto dell'art. 21, si limita a sostituire all'attuale requisito del raggiungimento del reddito professionale, quello dell’iscrizione all’Albo, in perfetta coerenza con l'esclusione del parametro reddituale dai criteri di accertamento dell'esercizio effettivo, continuativo e prevalente della professione.
Hanno anche rilevato, a sostegno della loro tesi, l’opportunità di fornire, prima ancora della presentazione della domanda, un quadro esatto degli oneri a carico dei nuovi iscritti e di consentire loro l’opzione, in un termine prestabilito, della cancellazione dell’Albo.
Da più parti è stata posta attenzione alla necessità che il nuovo regolamento garantisca prestazioni dignitose ed equità di trattamento con chi, a costo di pesanti sacrifici, al sistema previdenziale già contribuisce.
Molti i timori, molti i dubbi, legati alla profonda crisi che avvolge l’intera categoria, e per cause strutturali e per l’andamento complessivo dell’economia nazionale, tante le sollecitazioni ad approfondire e bene valutare ogni conseguenza ed effetto.
Per dire il vero molti dei temi sollevati e trattati dagli intervenuti erano già stati oggetto dell’ampia discussione tenutasi in Comitato, discussione che ancora si protrarrà nella prossima riunione fissata per il 28 giugno.
A conclusione dell’incontro il Presidente ha sottolineato, con compiacimento, l’apprezzamento di tutti i partecipanti per il percorso di concertazione e condivisione voluto da Cassa Forense, su un tema rilevante e sensibile per tutta l’Avvocatura.
Avv. Lucia Taormina – Consigliere di Amministrazione di Cassa Forense