Il nuovo Regolamento dei Contributi

di Nunzio Luciano

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Naturalmente, il compito di regolamentare l’ingresso dei nuovi colleghi all’interno della Cassa non è stato semplice, ma lo abbiamo assolto entro i tempi richiesti dalla legge e, sono convinto, nel miglior modo possibile. Ha prevalso la linea del buon senso, la convinzione che il nuovo regolamento dei contributi non dovesse essere una tagliola per mettere alla porta migliaia di professionisti in difficoltà bensì un’opportunità per permettere loro di continuare a esercitare una professione che amano con la speranza di avere un giorno una pensione dignitosa. Questi sono stati i principi che hanno guidato il lavoro dei nostri Delegati, che con spirito unitario hanno deliberato un regolamento flessibile capace di venire incontro a tutte le esigenze di una categoria al suo interno molto eterogenea com’è oggi l’Avvocatura.
Per i professionisti che la nuova legge forense obbliga all'iscrizione alla Cassa e che dichiarano redditi inferiori ai 10.300 euro annui, indipendentemente dall'età, il regolamento prevede per i primi sei anni di iscrizione il pagamento di un contributo minimo dimezzato pari a circa 700 euro annuali, con un’ulteriore agevolazione per i due anni successivi, una cifra molto inferiore a quella ordinaria che corrisponde per il 2014 a 2.780 euro. A tale somma si va ad aggiungere il contributo di maternità, 151 euro all’anno. Della norma potranno beneficiare, ma per un periodo più limitato, anche gli avvocati che, seppur iscritti alla Cassa, non riescono a raggiungere la soglia dei 10.300 euro.


Naturalmente, nell’interesse di tutti era nostro dovere salvaguardare la sostenibilità del sistema, e per far questo abbiamo deciso di riconoscere agli iscritti che pagano minimi dimezzati solo sei mesi di anzianità contributiva ai fini previdenziali, ricordando tuttavia che il professionista che voglia integrare i propri versamenti può farlo in maniera volontaria nell’arco di tutti gli otto anni. Sottolineo però che i colleghi che beneficeranno di un regime dei minimi agevolato godranno comunque dell’intera copertura assistenziale. Infine, gli avvocati che entrano oggi nella Cassa hanno la possibilità di retrodatare la propria iscrizione sino a tre anni.
Nel dibattito che si è scatenato intorno al nuovo regolamento deliberato, ora in attesa del via libera da parte dei Ministeri competenti, sento molti avvocati, soprattutto i più giovani che certamente incontrano le difficoltà maggiori nell’avviamento della professione, auspicare la cancellazione della contribuzione minima. Ciò mi preoccupa perché non si rendono conto che i minimi sono necessari per garantire nel futuro l’adeguatezza delle prestazioni previdenziali. Comprensibilmente concentrati sulle difficoltà del presente lavorativo, molti colleghi tendono a considerare la previdenza come un fardello, un problema da affrontare il più tardi possibile. Non è così, la pensione va costruita giorno per giorno e con il nuovo regolamento speriamo di aver dato a tutti gli avvocati la possibilità di farlo.

Avv. Nunzio Luciano – Presidente di Cassa Forense

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