Dalle parole ai fatti

di Santi G. Geraci

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Al successivo art. 8, poi è previsto che la provvidenza economica, nell'ipotesi di cui all'art. 6 lett.b è determinata dal Consiglio di amministrazione, mentre per le borse di studio, previste dall'art. 6 lett. c e d, la relativa provvidenza economica è determinata da un bando annuale deliberato dal Consiglio di amministrazione.
In particolare si tratta di previsioni che, per avere concreta attuazione, necessitano di un intervento da parte del Consiglio di amministrazione.
Ebbene, il Consiglio di Amministrazione, con deliberazione adottata nella seduta del 10 marzo u.s., ha stabilito l'importo di € 5.000,00 quale contributo per l'erogazione del beneficio in caso di familiari non autosufficienti portatori di handicap o di malattie invalidanti.
Ancora, il Consiglio di amministrazione, ha pubblicato i bandi per le borse di studio in favore degli orfani, titolari di pensione indiretta o di reversibilità, nonchè il bando per le borse di studio per i figli degli iscritti.
Per la prima tipologia sono state previste 100 borse di studio, mentre per la seconda categoria, ben 250.
La borsa di studio riconosciuta dall’Ente agli orfani consiste nell’erogazione, in unica soluzione, di un importo pari a: a) euro 500,00 nel caso venga frequentata la scuola primaria; b) euro 1.000,00 nel caso venga frequentata la scuola secondaria di primo e secondo grado; c) euro 2.000,00 nel caso venga frequentata l’università o istituti ad essa equiparati.


La borsa di studio riconosciuta ai figli degli iscritti che frequentano corsi universitari, consiste nell'erogazione di un importo, in unica soluzione, pari ad € 2.000,00.
Inoltre, tra le prestazioni in caso di bisogno, contemplate dall'art. 2 del regolamento, è previsto un trattamento in favore dei titolari di pensione diretta a carico della Cassa, che abbiano compiuto settanta anni e che siano riconosciuti invalidi al 100%.
Anche in questo caso, ai sensi del successivo articolo 4, la misura del trattamento è determinata dal Consiglio di Amministrazione, in relazione alla somma complessiva stanziata e al presumibile numero delle domande.
Ebbene, il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 14 aprile u.s., ha stabilito, quale contributo, la somma di euro 6.000,00.
Sono diventate, pertanto, pienamente operative le misure assistenziali sopra evidenziate e contenute nel regolamento dell'assistenza.
Un regolamento che, come più volte è stato evidenziato, è un ampio contenitore all'interno del quale possono essere previste, di volta in volta, misure assistenziali di carattere generale, quali quelle ad esempio in favore delle donne o dei giovani, ovvero di incentivi a sostegno della professione e della famiglia, oppure di carattere particolare nelle singole situazioni, anche individuali in cui si dovesse palesare la necessità di un immediato intervento assistenziale.
Si tratta di un regolamento che prevede l'erogazione di prestazioni assistenziali variegate e che interviene,  in tutte le  necessità che il collega può avere sia nella fase di avvio della professione, sia in tutto il percorso professionale e sia dopo.
Un regolamento che abbiamo pensato a misura dell'iscritto.
Pensato da una Cassa che si prefigge di essere accanto all'iscritto sempre, all'inizio, durante ed alla fine del percorso professionale di ognuno.

Avv. Santi G. Geraci - Vice Presidente Vicario di Cassa Forense

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