Da Maratea a Rimini, 700 km alla ricerca dell'unità dell'Avvocatura
19/10/2016
Stampa la paginaLa mozione di "Attuazione dell’art.39, comma 3 della legge 247/2012" di costituzione di un nuovo Organismo Congressuale Forense, di cui è primo firmatario Vaglio Mauro, presentata dal Presidente del CdO di Firenze Sergio Paparo, già Presidente dell’OUA, ha superato di gran lunga il quorum per le modifiche statutarie, per lungo tempo asticella insormontabile di ogni proposta di cambiamento, raccogliendo 591 favorevoli. Mirella Casiello, Presidente uscente dell’Oua, letti i risultati: 591 favorevoli, 204 contrari, 134 non votanti, non senza comprensibile emozione ha esclamato: "E’ un momento storico lascio la parola al Presidente Mascherin".
L’esito del XXXIII Congresso Nazionale Forense non era affatto scontato ma la voglia di cambiamento è emersa platealmente quando alla domanda posta dal palco del congresso alla platea "Quanti di voi vogliono che l’Oua resti cosi com’è?" si sono alzate solo 6 mani.
L’OUA, nata al Congresso Forense di Maratea del 1995, ha svolto, con alterne fortune, un ruolo importante di rappresentanza dell’avvocatura ma le difficoltà di far convivere associazioni ed istituzioni, di ricondurre ad unità le varie anime dell’avvocatura, di autonomia finanziaria, non gli hanno consentito di svolgere quel ruolo di rappresentanza politica che i fondatori auspicavano.
L’Avvocatura è tutt’altro che un corpo compatto e anche per questo, nonostante il numero dei suoi iscritti non ha mai avuto un adeguato peso politico.Troppo spesso i Ministri della Giustizia hanno avuto buon gioco nell’utilizzare le divisioni nell’Avvocatura a prescindere dalla qualità dei suoi rappresentanti.Il nuovo statuto prevede una significativa riduzione del numero dei delegati al Congresso, dei rappresentanti dell’Organismo ed il venir meno delle precedenti incompatibilità tra rappresentanza istituzionale e politica dell’Avvocatura.
I delegati al Congresso, che dovrà essere convocato almeno ogni tre anni, saranno eletti con elezioni che si svolgeranno presso ciascun Ordine.
Sarà eletto un delegato fino a 500 iscritti ed un delegato ogni ulteriori 500 iscritti o frazione pari o superiore al numero degli iscritti all’Ordine meno numeroso.
Sembra sia stato utilizzato un sofisticato algoritmo per individuare la soglia del numero dei delegati, per evitare penalizzazioni agli ordini più piccoli.
Al fine di tutelare le minoranze ogni elettore potrà esprimere preferenze in numero non superiore ai 3/4 di quello dei delegati da eleggere.
A tutela del genere èprevisto l’obbligo di votare in favore di uno dei due generi per almeno 1/3.
Saranno delegati di diritto i presidenti dei COA.
L’Organismo Congressuale Forense avrà il compito di dare attuazione ai deliberati congressuali, operando di concerto con la Cassa Forense, negli ambiti di sua competenza, con il CNF e consultando, ove lo ritenga, le Associazioni Forensi e le Associazioni Specialistiche.
L’OCF sarà composto da rappresentanti eletti in seggi elettorali su base distrettuale in ragione di uno fino a 5000 iscritti,un rappresentante ogni successivi 5000 iscritti o frazione pari o superiore a 2500 iscritti. I rappresentanti non potranno essere eletti per più di due mandati consecutivi.
L’elettorato attivo spetta ai delegati congressuali. L’elettorato passivo spetta ad ogni avvocato che presenti la propria candidatura. Ogni delegato può esprimere preferenze fino a 2/3 degli eligendi.
La carica di Coordinatore di OCF è incompatibile con quella di Presidente di COA, componenti CNF, Cassa e CDD nonchè legali rappresentanti Unioni, Associazioni Professionali ed associazioni Specialistiche.
L’OCF può essere sfiduciato dal Congresso in sessione appositamente convocata.
I costi del Congresso e dell’OCF sono sostenuti dal Consiglio Nazionale Forense.
Le norme regolamentari e statutarie dell’OCF possono essere modificate dal Congresso. Per la validità della deliberazione è prevista la presenza della metà più uno dei delegati con maggioranza dei 2/3. Le precedenti esperienze dell’OUA in tema di difficoltà finanziarie e rigidità statutaria hanno fatto scuola.
Il Congresso ha raggiunto il suo acme con l’approvazione del nuovo organismo ma ha avuto numerosi momenti di interesse.
L’esame delle misure alternative al processo - oggetto della tavola rotonda del sabato - è stato il secondo e più importante tema del Congresso: Giustizia Senza Processo La Funzione dell’Avvocatura.
La Presidente dell’Ordine di Rimini Giovanna Ollà nell’aprire i lavori ha sottolineato l’importanza per l’avvocatura di trovare ruolo e capacità di gestire i cambiamenti anche al fuori dalla giurisdizione.
Con parole sentite Il Presidente dell’Ordine di Milano Remo Danovi, che si augurava la sua ultima partecipazione ad un Congresso Forense fosse salutata con l’attuazione di un nuovo progetto dell’Avvocatura, ha invitato a parlare della giurisdizione al di fuori del processo non come una para giurisdizione ma come ad una Giurisdizione Forense.
Lo stesso auspicio che l’avvocatura si dimostrasse capace di governare il cambiamento era stato espresso dal Presidente del CNF Mascherin ricordando come il riuscire a far funzionare le misure alternative al processo come la negoziazione assistita, la mediazione e gli arbitrati, avrebbe potuto far rivendicare agli avvocati che ne sono protagonisti l’attribuzione di ulteriori ruoli e strumenti. Con le Camere Arbitrali gestite dagli Ordini si possono creare opportunità anche di lavoro per i giovani avvocati.Ciò senza dimenticare che non sono CNF, Cassa Forense, ed Organismo a poter risolvere i problemi generati dalla crisi economica. Il tema è stato poi approfondito nella tavola rotonda di sabato.
Il congresso di Rimini è stato anche una Voce della Libertà per la Tribuna alla delegazione degli avvocati della Turchia e la presenza di rappresentanti dell’ Avvocatura Tunisina dell’avvocatura insignita del Nobel per la pace.
Il Presidente di Cassa Forense Nunzio Luciano ha presentato il primo Bilancio Sociale della Cassa. Nunzio Luciano ha sottolineato l’impegno di Cassa per favorire l’accesso degli Avvocati ai Fondi Europei. Grazie anche all’attività di Cassa con CF LAB oggi 17 Regioni hanno oggi aperto ai liberi professionisti l’accesso ai Fondi Europei. La Cassa offrirà a tutti gli iscritti una banca dati, semplificata rispetto a quella preventivata per rispettare le osservazioni dell’Anti trust. Cassa Forense presente al Congresso con uno stand ove era possibile ottenere informazioni previdenziali ha organizzato un Workshop presentando il “Nuovo Portale dell’Assistenza” con un focus specifico sulla misura assistenziale dell’erogazione in “caso di bisogno” e di tutte le altre prestazioni previste dal Nuovo Regolamento dell’Assistenza. Non più una Cassa che interpreti i bisogni ma i bisogni che influenzano i comportamenti della Cassa.
In collaborazione con le Camere Penali Italiane si è tenuto un evento di presentazione della nuova legge sulla Difesa di Ufficio dedicata al ricordo della collega Paola Rebecchi.
Particolare interesse hanno suscitato a chiusura delle giornate i lavoro: lo spettacolo “Nozze di rame….forse” ed il concerto di Ezio Bosso. Forte impatto emotivo ha avuto su chi vi ha partecipato la cena presso la Comunità di San Patrignano, in cui le parole della Presidente Moratti hanno richiamato l’attenzione sul valore sociale dell’attività dell’Avvocato.
Al termine dei lavori Giovanni Negri,giornalista del Sole 24 ORE ha intervistato il Ministro della Giustizia. Andrea Orlando si è rallegrato per il segnale di maggiore unità dell’avvocatura.
In un momento di crisi della giustizia in cui le garanzie sono ritenute un costo, il Ministro ritiene indispensabile il ruolo dell’avvocatura nella tutela dei diritti e delle le garanzie a sostegno della democrazia.
Ha continuato il Ministro ho sempre cercato una interlocuzione con l’avvocatura, cui riconosco il merito di aver accettato l’innovazione e la sfida del Processo Telematico. Il Ministro Orlando si è impegnato a valorizzare il ruolo degli avvocati nei Consigli Giudiziari visto che la fotografia degli uffici giudiziari senza la visione degli avvocati diventa un selfie.
Andrea Orlando si è infine impegnato ad intervenire sul tema dell’Equo Compenso e sulle modalità di svolgimento delle modalità di lavoro dell’ avvocatura.Un augurio di buon lavoro al nuovo organismo che per riuscire a recuperare autorevolezza, migliorare l’immagine dell’avvocatura nell’opinione pubblica avrà bisogno di coinvolgere tutte le migliori risorse dell’avvocatura.
Cassa Forense, per quanto di sua competenza sarà presente, consapevole che solo la massima condivisione possa ottenere il più ampio sostegno alle iniziative necessarie a rilanciare l’Avvocatura.
Avv. Giancarlo Renzetti - Delegato di Cassa Forense