Da Maratea a Rimini
20/10/2016
Stampa la paginaLa Mozione 2 “Attuazione dell’art.39, comma 3 della legge 247/2012” per la costituzione di un nuovo Organismo Congressuale Forense, primo firmatario Vaglio Mauro, presentata dal Presidente del CdO di Firenze Sergio Paparo, già Presidente dell’OUA, ha superato di gran lunga il quorum per le modifiche statutarie, per lungo tempo asticella insormontabile di ogni proposta di cambiamento, raccogliendo 591 favorevoli.
Mirella Casiello, Presidente uscente dell’Oua, letti i risultati: “591 favorevoli, 204 contrari, 134 non votanti, non senza comprensibile emozione ha esclamato: “E’ un momento storico”.
L’esito del XXXIII Congresso Nazionale Forense non era affatto scontato ma la voglia di cambiamento è emersa platealmente quando alla domanda posta dal palco del congresso alla platea “Quanti di voi vogliono che l’Oua resti cosi com’è?” si sono alzate solo sei mani.
L’OUA, nata al Congresso Forense di Maratea del 1995, ha svolto, con alterne fortune, una importante attività di rappresentanza dell’avvocatura ma le difficoltà di far convivere associazioni ed istituzioni, di ricondurre ad unità le varie anime dell’avvocatura, di autonomia finanziaria, non gli hanno consentito di svolgere quel ruolo di rappresentanza politica che i fondatori auspicavano.
L’Avvocatura è tutt’altro che un corpo compatto e anche per questo, nonostante il numero dei suoi iscritti non ha mai avuto un adeguato peso politico.
Il nuovo statuto dell’OCF prevede una significativa riduzione del numero dei delegati al Congresso, dei rappresentanti dell’Organismo, un’autonomia finanziaria ed il venir meno delle precedenti incompatibilità tra rappresentanza istituzionale e politica dell’Avvocatura.
Le norme regolamentari e statutarie dell’OCF possono essere modificate dal Congresso. Per la validità della deliberazione è prevista la presenza della metà più uno dei delegati con maggioranza dei 2/3. Le precedenti esperienze dell’OUA in tema di difficoltà finanziarie e rigidità statutaria hanno fatto scuola.
Il Congresso ha raggiunto il suo acme con l’approvazione del nuovo organismo ma ha avuto numerosi momenti di interesse.
Il congresso di Rimini è stato anche una Voce della Libertà per la Tribuna alla delegazione degli avvocati della Turchia e la presenza di rappresentanti dell’ Avvocatura Tunisina dell’avvocatura insignita del Nobel per la pace.
Il Presidente di Cassa Forense Nunzio Luciano ha presentato il primo Bilancio Sociale della Cassa. Nunzio Luciano ha sottolineato l’impegno di Cassa per favorire l’accesso degli Avvocati ai Fondi Europei. Grazie anche all’attività di Cassa con CF LAB oggi 17 Regioni hanno oggi aperto ai liberi professionisti l’accesso ai Fondi Europei. La Cassa offrirà a tutti gli iscritti una banca dati, semplificata rispetto a quella preventivata per rispettare le osservazioni dell’Anti trust. Cassa Forense presente al Congresso con uno stand ove era possibile ottenere informazioni previdenziali ha organizzato un Workshop presentando il “Nuovo Portale dell’Assistenza” con un focus specifico sulla misura assistenziale dell’erogazione in “caso di bisogno” e di tutte le altre prestazioni previste dal Nuovo Regolamento dell’Assistenza. Non più una Cassa che interpreti i bisogni ma i bisogni che influenzano i comportamenti della Cassa.
In collaborazione con le Camere Penali Italiane si è tenuto un evento di presentazione della nuova legge sulla Difesa di Ufficio dedicata al ricordo della collega Paola Rebecchi.
L’esame delle misure alternative al processo -oggetto della tavola rotonda del sabato - è stato il secondo e più importante tema del Congresso: Giustizia Senza Processo La Funzione dell’Avvocatura.
L’importanza per l’Avvocatura di trovare ruolo e capacità di gestire i cambiamenti anche al fuori dalla giurisdizione, è stata sottolineata da più interventi. Il Presidente dell’Ordine di Milano Remo Danovi, ha invitato a parlare non di una para giurisdizione ma di una Giurisdizione Forense.
Lo stesso Presidente del CNF Andrea Mascherin sottolineava che per l’Avvocatura dimostrare la capacità di far funzionare le misure alternative al processo come la negoziazione assistita, la mediazione e gli arbitrati, avrebbe supportato la richiesta di attribuire ulteriori ruoli e strumenti agli avvocati. Con le Camere Arbitrali gestite dagli Ordini, sottolineava il Presidente del CNF, si possono creare opportunità anche di lavoro per i giovani avvocati.
L’approvazione delle Mozioni Politiche nella mattinata di sabato ha suscitato polemiche sull’esclusione, ad alcuni apparsa arbitraria, di quelle non attinenti l’oggetto del Congresso.
Al termine dei lavori Giovanni Negri,giornalista del Sole 24 ORE ha intervistato il Ministro della Giustizia Andrea Orlando che si è rallegrato per il segnale di maggiore unità dell’avvocatura.
In un momento di crisi della giustizia in cui le garanzie sono ritenute un costo, il Ministro ritiene indispensabile il ruolo dell’avvocatura nella tutela dei diritti e delle garanzie a sostegno della democrazia.
Ha continuato il Ministro: “ho sempre cercato una interlocuzione con l’avvocatura” cui ha riconosciuto il merito di aver accettato l’innovazione e la sfida del Processo Telematico.
Il Ministro Orlando visto che “la fotografia degli uffici giudiziari senza la visione degli avvocati diventa un selfie” si è impegnato a valorizzare il ruolo degli avvocati nei Consigli Giudiziari nonchè ad intervenire sul tema dell’Equo Compenso.
Un augurio di buon lavoro al nuovo organismo che, per riuscire a recuperare autorevolezza e migliorare l’immagine dell’avvocatura nell’opinione pubblica, avrà bisogno di coinvolgere tutte le migliori risorse dell’avvocatura stessa.
Cassa Forense, per quanto di sua competenza, sarà presente consapevole che solo la massima condivisione potrà ottenere il più ampio sostegno alle iniziative necessarie a rilanciare l’Avvocatura.
Avv. Giancarlo Renzetti - Delegato di Cassa Forense