DA DEFINIRE

di Nunzio Luciano

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Non può, però, non sottovalutarsi, l’incapacità della stessa avvocatura ad avere una vera ed unica rappresentanza che gli consenta in questo momento di poter interloquire con maggior forza e credibilità.
In tale contesto un’istituzione importante quale la Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense può svolgere un ruolo fondamentale ponendosi come collante delle varie posizioni differenziate che si rinvengono all’interno dell’avvocatura, a difesa di una categoria importante e vitale per il ruolo sociale a cui è preposta.
Il varo della riforma del sistema previdenziale che ha visto, con grande senso ed equilibrio, tra le varie misure, aumentare l’età pensionabile sino a 70 anni è indice di serietà e coraggio, costituendo un “unicum” nel panorama del sistema pensionistico pubblico e privato.
Con una campagna di informazione senza precedenti che, tra i protagonisti sul territorio, ha visto tutti i Delegati di Cassa Forense (eletti direttamente dalla base) impegnati in incontri e convegni, è stato lanciato un messaggio chiaro alla categoria, recepito ed accettato senza grandi polemiche ed attriti.
Un’avvocatura non certo arroccata su se stessa, ma pronta a recepite le novità introdotte dalla pensione o quota modulare, con oltre 20.000 opzioni esercitate, segna una svolta culturale nel campo previdenziale.
L’attenzione verso il mondo giovanile con l’introduzione di un nuovo regolamento sanzionatorio meno punitivo ed afflittivo, pronto a recepire i ravvedimenti da parte degli iscritti, sposa una nuova filosofia di collaborazione tra le parti di un rapporto che è teso a garantire la stabilità del sistema ma anche l’adeguatezza della pensione, non rinunciando alla solidarietà. Una solidarietà effettiva reale e tangibile come si è dimostrato in occasione di gravi eventi sismici della città di l’Aquila.


In attesa dell’approvazione da parte del Ministero del Lavoro delle nuove modalità del regolamento del riscatto, anch’esso teso a favorire le generazioni più giovani, si continua a perseguire un’attenta politica di contenimento dei costi, non rinunciando all’efficienza della struttura amministrativa dell’Ente.
Anche su tali ultimi aspetti, rompendo con una tradizione passata, il lancio della rivista telematica in sostituzione di quella cartacea più costosa e meno efficace, rileva la volontà di innovare nell’ambito di una categoria, che troppo spesso è stata vittima del suo spirito di conservazione.
In futuro, l’obiettivo della governance di Cassa Forense, non può non considerare le problematiche che attagliano soprattutto la giovane avvocatura, colpita da ben tre manovre economiche che tendono fortemente a contrarre il suo reddito.
Nel contempo non va, però, mai dimenticato che la battaglia più importante sarà sempre quella della difesa della Sua autonomia dagli attacchi della politica e dei poteri forti.
Troppo spesso leggiamo interventi di demagogia pura che in nome di un contenimento effimero dei costi, tentano di ridurre la rappresentanza politica ed istituzionale dell’avvocatura dimenticandosi del ruolo centrale dei delegati, veri sportelli informativi radicati sul territorio.
Questi interventi isolati e minoritari provenienti dall’interno della categoria, vengono utilizzati dai poteri forti e dal governante di turno per minarne l’indipendenza.
Di fronte a tali attacchi, l’unica vera difesa sarà quella di trovare un’avvocatura unita e in grado di colloquiare esternamente con un’unica voce, consapevole che le battaglie non si vincono strillando e di avere al suo interno grandi forze e grandi energie sempre disponibili, nel sistema Italia, a recitare la loro parte a difesa dei diritti dei cittadini.

Nunzio Luciano

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