CORONAVIRUS: DIFFERIMENTO PAGAMENTO CONTRIBUTI CASSA FORENSE

di Alessandro Di Battista

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In data 2 aprile 2020 il Consiglio di Amministrazione di Cassa Forense ha deliberato una serie di interventi a favore degli iscritti in relazione alla nota situazione di emergenza “CORONAVIRUS” in atto.

Per quanto riguarda il pagamento dei contributi ha testualmente disposto:

Autoliquidazione:

il termine per il pagamento dei contributi in autoliquidazione connessi al mod. 5/2020 (riferimento redditi 2019), già sospeso fino al 30/09/2020, è differito al 31/12/2020; i contributi dovuti potranno essere corrisposti con le seguenti modalità, alternative tra loro:

a) in unica soluzione entro il 31/12/2020, a mezzo MaV, senza interessi e sanzioni;

oppure

b) in due rate annuali di pari importo con scadenza 31/3/2021 e 31/3/2022, a mezzo MaV, maggiorate dell’interesse dell’1,50%, su base annua, senza sanzioni;

oppure

c) mediante iscrizione nel ruolo 2021 (da formare a ottobre 2021), maggiorati degli interessi nella misura dell’1,50%, senza sanzioni, con possibilità di chiedere ulteriori rateazioni direttamente al Concessionario (fino a 72 rate).

Contributo minimo soggettivo e di maternità per l’anno 2020:

differimento dei termini di pagamento, a mezzo MaV, al 31/12/2020, senza applicazioni di interessi e sanzioni, riservando eventuali ulteriori intervento, non di competenza del Consiglio di Amministrazione, alla valutazione e decisione del Comitato dei Delegati, Organo competente per Statuto, nel corso della prossima riunione”.

L’evidente e primario intento di questa decisione è quello di eliminare ogni onere per gli iscritti, con riferimento al pagamento dei contributi di cui sopra, nel corso del corrente anno, quando, presumibilmente, sarà più difficile incassare, quanto maturato per l’attività professionale addirittura svolta e conclusa nel periodo precedente l’inizio dell’emergenza. Inoltre, è stata prevista la possibilità di corrispondere i contributi in autoliquidazione mediante un pagamento in due rate annuali, al 31/3/2021 e 31/3/2022, senza penalità e solo con la maggiorazione di un interesse annuo nella contenuta misura dell’1,50%.

Tale possibilità è prevista anche per quanto riguarda, il contributo integrativo. L’integrativo corrisponde alla maggiorazione del 4% sui compensi professionali ed è a carico del cliente. Tale importo incassato dal professionista, per conto della Cassa nel corso dell’anno 2019, potrà essere riversato per la metà, entro marzo 2021 e per l’altra metà entro marzo 2022, soltanto con una maggiorazione degli interessi ad un tasso assai contenuto.

Per meglio comprendere la entità dell’onere conseguente al tasso applicato, si può considerare che per il pagamento di una somma di € 1.000,00 l’importo complessivo degli interessi fino al 31 marzo 2022 sarà di poco superiore ad 11 euro, per € 10.000,00 arriverà a poco più di 112 euro e per € 100.000,00 circa € 1.124,00.

E’ una possibilità, a beneficio degli iscritti, in questo momento nel quale sarà, ahimè, molto difficoltoso riuscire a raggiungere la entità degli incassi del periodo “ante Coronavirus”, di mantenere liquidità. Tale formula di pagamento può essere utilizzata anche per il pagamento del contributo soggettivo.

Una rateizzazione anche del pagamento dei contributi soggettivi minimi anno 2020, che ai sensi dell’ art. 25 Regolamento dei Contributi deve avvenire entro l’anno di competenza, potrà essere valutata dal Comitato dei Delegati non appena possibile, stanti le restrizioni in materia di riunioni collegiali da tenersi, per la maggior parte dei suoi componenti, in un Comune diverso da quello di residenza.

Ogni modifica dei Regolamenti di Cassa Forense deve essere approvata dai tre Ministeri vigilanti.. L’auspicio è che tutti noi avvocati riusciremo a tornare, in tempi più brevi rispetto a quelli previsti per le rateizzazioni, ai livelli di reddito precedenti, e, magari, di migliorarli.

Avv. Alessandro Di Battista - Delegato Cassa Forense per le Marche


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