Approvato il Regolamento dei contributi
09/09/2014
Stampa la paginaNon possiamo non esprimere soddisfazione per il recepimento integrale da parte dei Ministeri Vigilanti del regolamento come predisposto dal Comitato dei Delegati e serenità con la consapevolezza di avere predisposto il miglior regolamento possibile in ottemperanza al dettato legislativo, dopo aver consultato e recepito tutti i suggerimenti che sono pervenuti da tutte le componenti, istituzionali ed associative, dell'Avvocatura.
Sapevamo che, con l'emanazione della L. 247/2012 e, quindi, con l’obbligatorietà dell’iscrizione alla Cassa Forense per tutti gli avvocati iscritti agli albi, il compito di varare un nuovo regolamento dei contributi sarebbe stato complesso. Ma ci siamo impegnati affinché le nuove norme di contribuzione fossero le più giuste ed eque possibili, dando a tutti la possibilità di continuare a esercitare la professione.
Volendo fortemente evitare che le nuove norme inducessero i colleghi ad una cancellazione di massa, abbiamo pensato, voluto ed attuato un regolamento flessibile che prevede per chi ha redditi bassi la possibilità di pagare, per i primi otto anni di iscrizione alla Cassa, una contribuzione minima di gran lunga inferiore a quella ordinaria. Tale sistema, proprio per permettere ai giovani, nei primi anni della loro professione, di entrare a far parte del sistema con il minimo sacrificio e con la contestuale possibilità di recuperare, nel prosieguo dell'attività professionale, quanto "lasciato per strada".
Abbiamo previsto forme di agevolazioni ed esenzioni non contemplate in nessun sistema previdenziale e, forse, neanche immaginabili.
Abbiamo, ancora, esteso le agevolazioni previste per gli iscritti infra trentacinquenni a tutti gli avvocati che, all'entrata in vigore della L. 247/2012, erano iscritti ad un albo, ma non iscritti alla Cassa.
Il tutto tenendo sempre ben presente la sostenibilità del sistema e l'equilibrio finanziario, faticosamente ed a costo di notevoli sacrifici, raggiunto, ed anche questo attestato dai Ministeri vigilanti. Il regolamento, infatti, è stato corredato dalla relazione dell'attuario secondo la quale le nuove norme non incidono sulla sostenibilità.
Questi, in sintesi, i punti salienti del nuovo regolamento:
a) iscrizione di ufficio alla Cassa a seguito di comunicazione di avvenuta iscrizione all'Albo da parte del Consiglio dell'Ordine;
b) possibilità, in sede di prima iscrizione, di richiedere, su base volontaria, l'iscrizione alla Cassa per tutti gli anni di pratica professionale, per i primi tre anni di iscrizione all'albo e per l'anno 2013;
c) possibilità di usufruire delle agevolazioni previste dagli artt. 7 e 9 in materia di contributi minimi e modalità di pagamento degli stessi per i primi anni di iscrizione alla Cassa;
d) possibilità di usufruire delle agevolazioni previste dall'art. 10 in materia di esoneri temporanei dal versamento dei contributi minimi per le ipotesi individuate dal comma 7 dell'art. 21 della L. 247/2012;
e) possibilità di usufruire del regime transitorio previsto per tutti gli avvocati, a prescindere dall'età, che all'entrata in vigore del Regolamento non sono ancora iscritti alla Cassa.
Avevamo concluso un precedente articolo manifestando fiducia nella celere approvazione, da parte dei Ministeri Vigilanti, del regolamento, sostenendo che lo stesso era "in dirittura di arrivo". Abbiamo colto nel segno nonostante "i soliti scettici" avessero qualche perplessità.
Oggi possiamo manifestare moderata soddisfazione per aver varato un regolamento equo in attuazione di una norma che, finalmente, riconosce una stessa cittadinanza previdenziale a tutti gli avvocati, ben consapevoli, comunque, che il vero problema non è quello della contribuzione minima, ma l’elevato numero degli avvocati iscritti agli Albi che non riesce più a trovare uno spazio in un mercato ormai saturo.
Avv. Santi Geraci – Vice Presidente Vicario di Cassa Forense