Alcuni provvidenziali emendamenti
29/10/2013
Stampa la paginaPer questo le Casse, con la L. 135/2012, hanno dovuto operare tagli sui consumi intermedi nella misura rispettivamente del 5% e del 10% rispetto a quelli del 2010 e soprattutto hanno dovuto riversare i relativi importi all'Erario.
Cassa Forense ha versato, con riserva di ripetere, 370.370,13 euro per il 2012 e 697.868,08 euro per il 2013.
Una "patrimoniale" gravosa ed ingiusta che si aggiunge alla consistente contribuzione che la Cassa versa a vario titolo allo Stato e che lede l'autonomia gestionale dell'Ente ed incide sulla stabilità di bilancio, proprio quando lo stesso Stato, nel contempo, richiede ed ottiene verifiche sulla tenuta dell'impianto previdenziale a lungo termine.
Quest'estate, con il DL 31/08/2013 n. 101, il Governo ha emanato nuove disposizioni urgenti di razionalizzazione della spesa pubblica, tra l'altro prevedendo ulteriori riduzioni delle spese per auto di servizio e per consulenze.
Un provvidenziale emendamento dei Senatori Donato Bruno e Giuseppe Marinello -che hanno così mostrato attenzione agli interessi dei professionisti ed alle preoccupazioni delle Casse- ha consentito l'esclusione degli enti di previdenza di diritto privato da tali ulteriori tagli.
Oggi il provvedimento, dopo l'approvazione con modifiche da parte della Camera, è di nuovo al Senato per la definitiva conversione.
Ancor prima, il 09/08/2013, è stato convertito nella L. n. 99 il DL 28/06/2013 n. 76 che, con altro provvidenziale emendamento inserito all'art. 10 bis, prescrive che i risparmi aggiuntivi rispetto a quelli previsti e regolati dalla L. 135/2012 derivanti da interventi di riduzione della spesa sostenuta per consumi intermedi, nel rispetto dell'equilibrio finanziario di ciascun ente, potranno essere destinati ad interventi di promozione e sostegno al reddito dei professionisti e ad interventi di assistenza in favore degli iscritti.
Le due norme portano con sé un importante seppur implicito riconoscimento dell'autonomia gestionale delle Casse e della funzione di protezione sociale degli enti previdenziali di categoria.
Un passo avanti che ha trovato conferma nella previsione della Legge di stabilità in corso di approvazione che stabilisce che, a partire dal 2014, per il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica concordati in sede UE e del rispetto dei saldi strutturali di finanza pubblica, gli enti previdenziali privati potranno assolvere alle norme vigenti in tema di contenimento della spesa pubblica effettuando il riversamento a favore dello Stato, entro il 30 giugno di ogni anno, del 12% della spesa sostenuta per consumi intermedi nel 2010.
La norma così come formulata stabilisce definitivamente che le Casse hanno propria autonomia gestionale e che, quantomeno ai fini della spending review, continueranno a far parte dell'elenco ISTAT esclusivamente a fini statistici.
Un risultato importante, accolto con grande soddisfazione dall'AdEPP e dalle Casse tutte.
Resta la rilevante entità del contributo, persino maggiore di quello già versato, potenzialmente dannoso per la gestione efficiente degli enti e che intacca le risorse destinate alle finalità previdenziali ed assistenziali proprie.
C'è da augurarsi un ulteriore provvidenziale emendamento.
Avv. Lucia Taormina - Consigliere di Amministrazione di Cassa Forense