Emergenza Covid-19 – Cassa Forense ha prorogato le misure straordinarie di assistenza in favore degli iscritti

di Giovanni Cerri

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Il perdurare della pandemia ha indotto gli organi di Cassa Forense ad impiegare tutte le risorse disponibili dell’apposito capitolo di spesa destinato all’assistenza per il 2020; ciò sia per le misure ordinarie, che per le misure straordinarie appositamente approntate, dal mese di aprile 2020 in poi e da declinare con l’emergenza sanitaria.

In tale ottica va iscritta la delibera del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione, che ha prorogato al 31 dicembre 2020 il termine, già fissato al 31 ottobre 2020, per la presentazione delle domande per ottenere le prestazioni assistenziali straordinarie in favore dell’iscritto e dei suoi superstiti per l’emergenza COVID-19. 

La provvidenza può essere richiesta dagli iscritti che sono stati ricoverati in una struttura sanitaria ovvero posti in isolamento obbligatorio per aver contratto il virus, così come dagli iscritti in isolamento obbligatorio per contatti diretti con soggetti contagiati, oppure in caso di decesso del coniuge o dei figli conviventi, per patologia Covid-19, nel medesimo periodo.

Il Consiglio di Amministrazione, atteso che l’iniziale dotazione di € 1.500.000,00 è stata interamente “consumata” per l’erogazione delle domande già presentate, ha deliberato di incrementare lo stanziamento di un ulteriore importo pari ad € 1.500.000,00. 

Per le domande che perverranno dopo il 15 ottobre 2020, in caso di isolamento obbligatorio senza aver contratto il virus, il relativo contributo verrà erogato nella misura di € 1.000,00, tenendo conto delle disposizioni del Ministero della Salute che ha modificato la durata del periodo di isolamento.

Resta, invece, immutata la misura dei contributi da erogare in caso di ricovero in una struttura sanitaria ovvero di isolamento sanitario obbligatorio per aver contratto il virus, oppure ancora in caso di decesso del coniuge dell’iscritto o dei figli conviventi.

È inoltre utile ricordare che non appena iniziata l’attuale emergenza sanitaria Cassa Forense ha stipulato con Unisalute una garanzia, valida per tutti gli iscritti e con onere a carico dell’Ente, riguardante le infezioni da COVID-19.

Tale copertura, non estensibile al nucleo familiare, ha effetto dall'1 febbraio 2020 per tutti gli eventi occorsi e diagnosticati da tale data e fino al 31 dicembre 2020. Tale garanzia prevede le seguenti prestazioni:

  • una diaria giornaliera di € 75,00 per ogni giorno di ricovero, a seguito di positività al tampone Covid-19, per un massimo di 30 giorni. Il giorno di entrata e quello di uscita sono conteggiati come un solo giorno di ricovero;
  • una diaria giornaliera di € 50,00 per ogni giorno di isolamento per un massimo di 15 giorni, nel caso in cui l’assicurato sia costretto al regime di quarantena presso il proprio domicilio a seguito di positività al tampone Covid-19;
  • un’indennità post ricovero complessivamente pari ad € 1.500,00 nel periodo assicurativo, nel caso in cui per l’assicurato durante il ricovero sia stato necessario il ricorso alla terapia intensiva.

È, inoltre, previsto un servizio di tele-video consulto medico.

Infine, va anche ricordata tra le iniziative utili per fronteggiare l’emergenza sanitaria, la stipula della convenzione con la società BrokerItaly per una copertura assicurativa in favore degli iscritti e dei loro familiari, ad adesione volontaria, che prevede un pacchetto di servizi e garanzie senza franchigia relative all'emergenza epidemiologica.

Piace ricordare le condizioni contrattuali e i principali vantaggi:

- La copertura assicurativa opera in favore degli iscritti alla Cassa e dei loro familiari al costo di € 8,00 pro-capite, con un limite di età di 70 anni

- Garanzie previste:

  • indennità da ricovero e diaria da convalescenza La copertura prevede le seguenti garanzie, senza franchigia: indennità di euro 1.000,00 per ricovero di almeno 7 giorni causato da Covid-19;
  • diaria giornaliera da convalescenza di € 50,00, attivabile dopo un periodo di degenza di almeno 7 giorni per un massimo di 20 giorni.

Invito quindi gli iscritti a restare informati, raccomandando in particolare la consultazione del sito istituzionale, perché, la conoscenza, come noto, è il primo seme della previdenza.

Avv. Giovanni Cerri - Delegato Cassa Forense Distretto di Bologna


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