Costruire il futuro partendo da passato e presente. Il ruolo dei nuovi Delegati

di Nunzio Luciano

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Dall’undici gennaio del 2014 ad oggi sono passati quasi cinque anni. Un periodo di lavoro del Comitato dei Delegati significativo per l’intera avvocatura e per Cassa Forense che ha consentito di varare provvedimenti rilevanti per il futuro della nostra professione. Grazie anche alla consapevolezza maturata in passato circa la necessità di un cambio di passo netto in materia di assistenza passiva e attiva, la Cassa ha iniziato a svolgere la propria attività associando all’erogazione di prestazioni previdenziali anche l’impegno in favore della tutela e del sostegno dei propri iscritti grazie ad una serie di misure di welfare attivo.

In particolare, il 2015 è stato un anno importante perché, a fronte dell'ingresso di nuovi iscritti, è stato possibile varare il nuovo Regolamento sull'Assistenza: un insieme di iniziative finalizzate a sostenere l'avvocatura italiana, specie donne e giovani, in ambiti come quelli della professione, della salute e della famiglia.

Oltre al Regolamento per l’Assistenza, il Comitato dei Delegati ha approvato, in tempi brevi, un pacchetto significativo di provvedimenti sempre più mirati all’individuazione di agevolazioni per lo svolgimento dell’attività professionale e per la costruzione di una corretta posizione previdenziale: il riferimento in questo caso è al Regolamento attuativo dell'art. 21 -commi 8 e 9- della legge 247/2012, a quello relativo alla disciplina delle sanzioni, alle decisioni inerenti il riscatto, i contributi, le prestazioni previdenziali e l’abolizione temporanea -per gli anni dal 2018 al 2022- del contributo minimo integrativo.

Approvati anche il Nuovo Statuto e il Nuovo Regolamento Generale.

Il lavoro svolto dal Comitato dei Delegati in sinergia con gli amministratori di Cassa Forense ha permesso di realizzare obiettivi di non poco rilievo: solo per citare alcuni esempi, penso alle nuove modalità di comunicazione, al rafforzamento dell'interlocuzione con il mondo politico, economico e produttivo, alla realizzazione di investimenti strategici nel rispetto della sostenibilità dell’Ente. Ma penso anche alle molte scelte lungimiranti in direzione della logica del sostegno dell'economia reale.

Questi anni hanno visto anche la pubblicazione del nostro Bilancio Sociale. Si tratta di un’iniziativa finalizzata alla elaborazione di un documento completo capace di rispondere alle necessità di comunicazione, di dar conto del grado di responsabilità sociale raggiunta e che rappresenta, nel contempo, un modo per misurare la coerenza dell’operato dell’Ente rispetto alla sua vision e alla sua mission.

La linea di gestione di Cassa Forense, finalizzata al perseguimento di risultati significativi e concreti, è rintracciabile anche nel bilancio di previsione 2019 e nel bilancio consuntivo i cui dati segnano, per l’anno 2017, un avanzo di esercizio di oltre 915 milioni di euro e un patrimonio netto che, per la prima volta, supera gli 11 miliardi di euro.

L’importo del patrimonio netto secondo la proiezione dei dati per fine dicembre 2019 sarà di 12,8 miliardi di euro, in aumento rispetto alla medesima tipologia di proiezione fatta l’anno prima e pari a circa 12 miliardi di euro. Nell’ottica del programma di welfare integrato che Cassa Forense sta attuando, sono stati stanziati circa 65 milioni di euro nel 2017, uno in più nel 2018.

Cifra che salirà di un altro milione ancora entro fine dicembre 2019. Quello che abbiamo fatto è stato un lavoro delicato. Un lavoro reso possibile, innanzitutto, grazie alla disponibilità dei Delegati ai quali ho assegnato ed assegno il compito di vere e proprie sentinelle del territorio. Essi sono i rappresentanti in Cassa dell’avvocatura italiana.

A loro spetta un importante lavoro di sintesi, ispirato da una comunione di intenti e da una significativa dose di buon senso. Questo quinquennio appena trascorso può, quindi, essere considerato lo "spartiacque" per intraprendere una volta per tutte la strada della realizzazione di un nuovo modello previdenza e assistenza forense. Desidero esprimere il mio più vivo ringraziamento ai colleghi Delegati uscenti per il prezioso e costruttivo apporto fornito, grazie al quale è stato possibile consentire a Cassa Forense di essere al passo con i tempi, crescendo anche nella qualità più che nella sola quantità.

Auguro al nuovo Comitato dei Delegati, che si insedierà a gennaio 2019, di mettere in piedi una squadra che, attraverso l’impegno sul territorio, operi a livello nazionale in modo sinergico, continuativo e lungimirante, abbandonando una volta per tutte logiche esclusivamente di tipo territoriale. Auguro a ciascuno di voi ed a tutte le vostre famiglie, un 2019 pieno di successi personali e professionali, nella consapevolezza che ancora una volta saremo pronti ad impiegare tutte le nostre energie per realizzare le sfide che attendono l’avvocatura italiana nei prossimi anni.

Avv. Nunzio Luciano - Presidente Cassa Forense


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