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Hai una domanda su tematiche previdenziali o assistenziali? Se sei iscritto alla Cassa Forense e desideri approfondire un argomento di carattere generale, seleziona la categoria di tuo interesse, inserisci il tuo codice meccanografico e formula la tua domanda in massimo 180 caratteri. I quesiti più interessanti e pertinenti riceveranno risposta, che sarà pubblicata in questa sezione. 🔹 Attenzione: saranno prese in considerazione solo domande di carattere generale. I quesiti di natura strettamente personale, riferiti alla propria posizione previdenziale, non riceveranno risposta e non saranno pubblicati. Per richieste personali, puoi: Contattare il nostro servizio di informazione al numero 06 51 43 53 40, attivo: 🕗 Lunedì–Venerdì: 8.00–19.00 🕗 Sabato: 8.00–13.00 Oppure utilizzare il nostro format online disponibile al seguente indirizzo: 👉 FORMAT ONLINE https://servizi.cassaforense.it/CFor/contattalacassa/richiestainformazioni/richiestainformazioni_pg.cfm

Le nostre risposte

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07/02/2019
› PREVIDENZA

La prescrizione dei contributi è decennale o quinquennale ?

L'art. 19 della legge 576/1980 stabiliva che prescrizione dei contributi dovuti alla Cassa ed ogni relativo accessorio si compiva con il decorso di dieci anni. Successivamente, l'art. 3 della L. 335/1995, ha stabilito che i contributi previdenziali dovuti alle casse dei liberi professionisti, quindi anche Cassa Forense, si prescrivevano con il decorso del termine di cinque anni. Con l'entrata in vigore della L. n. 247/2012 (art. 66) non si applicano più ai contributi previdenziali forensi le regole della L. n. 335/1995, con la conseguenza che torna a rivivere il termine decennale della L. 576/1980, con le regole ordinarie del codice civile.

14/01/2019
› PREVIDENZA

La pensione con i requisiti di opzione donna viene accettata anche dalla Cassa ?

La previdenza degli Avvocati iscritti all'Albo, e quindi alla Cassa Forense, è disciplinata da normativa differente e autonoma da quella prevista nelle forme di previdenza pubbliche obbligatorie e ciò riguarda anche le modalità di calcolo dell'assegno pensionistico nonché dell'età anagrafica e contributiva necessaria a conseguire le prestazioni

14/01/2019
› PREVIDENZA

Quando e come inviare il primo modello 5?

L'invio deve essere effettuato già dall'anno successivo a quello di iscrizione all'albo (anche nel caso in cui tu non abbia ancora ricevuto la comunicazione di avvenuta iscrizione); tale obbligo è previsto anche nel caso di iscrizione volontaria alla Cassa come praticante. Per l'invio, dovrai procedere alla compilazione telematica tramite l'accesso alla tua posizione personale nel sito della Cassa, mediante i tuoi codici ( Pin e meccanografico) entro il 30 settembre di ciascun anno.

14/01/2019
› PREVIDENZA

Quando e come riceverò i codici personali, Pin e meccanografico, per accedere alla mia posizione personale?

La Cassa, ricevuta comunicazione dall'Ordine della sua iscrizione, ovvero in caso di domanda d'iscrizione volontaria da parte del praticante, invierà sia il codice Pin che il codice Meccanografico con i quali potrai accedere all'apposita sezione collegandoti al sito della Cassa, www.cassaforense.it, seguendo le indicazioni ivi riportate.

05/04/2024
› PREVIDENZA

Perché non è stato ancora pagato l'aggiornamento Istat sulla pensione?

Il CdA di Cassa Forense ha tempestivamente deliberato l'aggiornamento Istat. Cassa Forense per poterlo erogare deve ricevere l'approvazione dei Ministeri Vigilanti. Non appena approvato l'aggiornamento sarà corrisposto a decorrere da Gennaio.

22/03/2024
› PREVIDENZA

Quando verrà eseguita la rivalutazione annuale dei trattamenti pensionistici per il corrente 2024?

Ai sensi dell’art. 60 del Regolamento Unico della Previdenza Forense l’eventuale rivalutazione annuale delle pensioni viene deliberata dal Consiglio di Amministrazione; solo dopo la successiva approvazione dei Ministeri Vigilanti vengono eseguiti automaticamente gli aumenti, che hanno decorrenza dall’1 gennaio dell’anno della delibera del Consiglio di Amministrazione. Ad esempio, con riferimento all’anno passato gli aumenti sono stati applicati con l’emissione del cedolino di Giugno 2023, con decorrenza dal 01/01/2023.

22/03/2024
› PREVIDENZA

La richiesta di integrazione al trattamento minimo di una pensione di anzianità, avendo già verificato che la pensione erogata non supererebbe detto importo, va presentata al momento della domanda di pensionamento o in quale momento successivo?

La domanda di integrazione al minimo, fermo restando i requisiti previsti dall’art. 48 del Regolamento Unico della Previdenza, può essere presentata contestualmente alla domanda di pensione o successivamente alla comunicazione dell’avvenuta delibera. Si ricorda che il pensionato dovrà impegnarsi a comunicare variazioni che comportino la perdita del diritto all’integrazione e che in ogni caso la domanda di integrazione dovrà essere ripresentata ogni tre anni.

02/03/2024
› PREVIDENZA

E' possibile estinguere anticipatamente rateizzazione concessa per omesso versamento contributi ?

Il professionista che intenda estinguere anticipatamente e per intero un piano rateale già concesso dovrà inviare una richiesta in tal senso a mezzo pec (istituzionale@cert.cassaforense.it) all’esito della quale sarà informato, dal competente ufficio, circa il saldo da versare comprensivo del ricalcolo degli interessi.

01/03/2024
› PREVIDENZA

Nel caso di cancellazione volontaria dall'albo, l'assegno ordinario di invalidità definitivo erogato da Cassa è suscettibile di possibile revoca o modifica futura, pur avendo cessato la professione?

La pensione di invalidità concessa dalla Cassa in via definitiva continua ad essere erogata anche in caso di cancellazione del professionista dagli Albi e dalla Cassa.

26/02/2024
› PREVIDENZA

Se mi cancello dall'Ordine e, dunque d'ufficio dalla Cassa, a ottobre 2024 dovrò pagare solo i Contributi 2024? I contributi 2025 non saranno dovuti?

La cancellazione dagli Albi e dalla Cassa deliberata nel corso dell’anno 2024 comporterà comunque  il pagamento degli interi contributi minimi 2024 e l’obbligo di invio del Mod. 5/2025 (da inviarsi il prossimo anno in relazione ai dati reddituali percepiti nel corso dell’anno corrente). Nella fattispecie descritta i contributi minimi 2025 non saranno dovuti.