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Hai una domanda su tematiche previdenziali o assistenziali? Se sei iscritto alla Cassa Forense e desideri approfondire un argomento di carattere generale, seleziona la categoria di tuo interesse, inserisci il tuo codice meccanografico e formula la tua domanda in massimo 180 caratteri. I quesiti più interessanti e pertinenti riceveranno risposta, che sarà pubblicata in questa sezione. 🔹 Attenzione: saranno prese in considerazione solo domande di carattere generale. I quesiti di natura strettamente personale, riferiti alla propria posizione previdenziale, non riceveranno risposta e non saranno pubblicati. Per richieste personali, puoi: Contattare il nostro servizio di informazione al numero 06 51 43 53 40, attivo: 🕗 Lunedì–Venerdì: 8.00–19.00 🕗 Sabato: 8.00–13.00 Oppure utilizzare il nostro format online disponibile al seguente indirizzo: 👉 FORMAT ONLINE https://servizi.cassaforense.it/CFor/contattalacassa/richiestainformazioni/richiestainformazioni_pg.cfm

Le nostre risposte

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25/03/2019
› PREVIDENZA

L'integrazione al trattamento minimo richiede di arrivare all'età anagrafica massima o può essere concessa anche prima, sia pure condizionando l'effettivo pagamento al raggiungimento dell'età pensionabile? In altre parole, per avere diritto all'integrazione, sempre che ne sussistano i requisiti reddituali, devo lavorare fino a 70 anni o potrei averne diritto anche se cessassi prima la professione?

Allo stato attuale della normativa previdenziale forense, sussistendone gli altri presupposti e requisiti regolamentari, è dovuta anche in caso di pensione di vecchiaia retributiva anticipata.

21/03/2019
› PREVIDENZA

È prevista per il 2019 una rivalutazione secondo i canoni istat dei trattamenti pensionistici a carico della Cassa?

Ai sensi di quanto previsto dall'art. 14 del Regolamento delle Prestazioni Previdenziali il Consiglio di Amministrazione della Cassa ha recentemente deliberato la rivalutazione delle pensioni sulla base dell'indice Istat dei prezzi al consumo nella misura del 2,2%, fermo restando l'approvazione da parte dei Ministeri Vigilanti. Tale rivalutazione avrà decorrenza a partire da Gennaio 2019

20/03/2019
› PREVIDENZA

Qual è la sorte dei contributi versati da un iscritto che chieda la cancellazione prima di 69 anni di età e di 34 di contribuzione avendo più di 5 anni di anzianità contributiva che poi svolga attività lavorativa INPS?

Ove tali contributi non vengono valorizzati dall'iscritto mediante totalizzazione, cumulo o ricongiunzione con altra gestione previdenziale, formano il montante su cui viene calcolata la pensione di vecchiaia contributiva, erogata da Cassa Forense a richiesta dell'interessato che abbia compiuto almeno 69 anni di età. Dal 1 gennaio del 2021 per accedere a detto trattamento occorreranno almeno 70 anni di età

19/03/2019
› PREVIDENZA

La laurea può essere riscattata dall'ultra 45 enne come previsto dalla legge oppure vale per gli iscritti unicamente la regola della Cassa Forense?

Per gli iscritti a Cassa Forense l'istituto è disciplinato dal "Regolamento per il riscatto di cui all'art. 24 della Legge 141/1992" che, all'art. 1, individua i soggetti legittimati e, all'art. 2, gli anni riscattabili.

19/03/2019
› PREVIDENZA

Con 65 anni di età e 40 anni di contributi avrò diritto alla pensione senza penalizzazioni e potrò continuare a svolgere l'attività senza dovermi cancellare dall'albo?

La pensione di vecchiaia, con o senza anticipazione, a differenza della pensione di anzianità, non comporta la necessaria cancellazione dall'Albo. L'iscritto che accede al trattamento potrà, pertanto, proseguire l'attività professionale.

12/03/2019
› PREVIDENZA

Quali sono i requisiti per accedere alla pensione di anzianità? Maturato il diritto da quando decorre?

A norma dell'art. 7 del Regolamento per le prestazioni previdenziali di Cassa Forense, la pensione di anzianità è corrisposta, a domanda dell’iscritto che abbia maturato 61 anni di età e almeno 39 anni di effettiva iscrizione e contribuzione alla Cassa (fino al 31.12.2019). Dal 1° gennaio 2020 saranno necessari 62 anni di età e almeno 40 anni di effettiva iscrizione e contribuzione alla Cassa. La corresponsione della pensione è in ogni caso subordinata alla cancellazione dall'albo degli avvocati e dall'albo speciale per il patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori. In caso dei reiscrizione ad uno degli albi suddetti la pensione di anzianità è sospesa, sino alla cancellazione dall'albo.

11/03/2019
› PREVIDENZA

Cumulo gratuito quali sono le modalità e il tempo per la domanda e a chi va presentata?

L’istituto della Pensione in Cumulo, così come ridisegnato dalla Legge di Bilancio 2017 consente l'accesso al pensionamento anticipato per i lavoratori e professionisti con contribuzione ripartita su più gestioni previdenziali. Unico limite del Cumulo è quello di non essere già titolare di pensione in una delle gestioni interessate, nonché la possibilità di richiederlo solo alla maturazione dell'età pensionabile. La relativa domanda deve essere presentata presso l’Ente Previdenziale dove è stata accreditata l’ultima contribuzione; sarà quindi quest’ultimo ad avviare il procedimento nei confronti degli altri Enti dove sono presenti i contributi da cumulare.

08/03/2019
› PREVIDENZA

Quali sono le differenze principali tra la retrodatazione ed il riscatto?

Il riscatto e la retrodatazione sono istituti che consentono di recuperare anni ai fini previdenziali. La retrodatazione consente di recuperare anni di pratica fino a un massimo di cinque e può' essere esercitata esclusivamente entro sei mesi dalla comunicazione di avvenuta iscrizione da parte della Cassa. Tale istituto sposta a tutti gli effetti la decorrenza della iscrizione. Il riscatto consente di recuperare anni di pratica fino a un massimo di tre, il corso legale di laurea per un massimo di 4/5 anni a seconda se trattasi di vecchio o nuovo ordinamento e gli anni di servizio militare o civile a questi equiparato fino a un massimo di due. Tale istituto, che non sposta tuttavia la decorrenza della iscrizione, può essere utilizzato in ogni momento della propria vita professionale per aumentare l’anzianità ai fini previdenziali utile al raggiungimento del requisito pensionistico. Relativamente all'onere dei due istituti giova ricordare che mentre per la retrodatazione il costo è identico a quello originariamente previsto per gli anni di riferimento, per il riscatto l’onere dovuto è pari alla riserva matematica necessaria per la copertura assicurativa relativa al periodo riscattato e comunque non può essere inferiore, per ciascun anno riscattato, ad un importo pari alla somma dei contributi minimi (soggettivo di base ed integrativo) previsti per l’anno di presentazione della domanda.

04/03/2019
› PREVIDENZA

Quali sono i requisiti minimi di età anagrafica e anzianità contributiva per accedere alla pensione di vecchiaia c.d. contributiva?

A norma dell'art. 8 del Regolamento delle prestazioni previdenziali, l'iscritto che abbia raggiunto il medesimo requisito anagrafico previsto per la pensione di vecchiaia ordinaria (69 anni dal 01.01.2019 e fino al 31.12.2020, 70 anni dal 01.01.2021), ma non abbia anche maturato l'anzianità contributiva necessaria (34 anni di effettiva iscrizione e contribuzione dal 01.01.2019 e fino al 31.12.2020, 35 anni dal 01.01.2021), laddove non si sia avvalso dell'istituto della ricongiunzione, totalizzazione o cumulo, può essere ammesso alla pensione di vecchiaia contributiva se abbia maturato almeno 5 anni di effettiva iscrizione e contribuzione presso Cassa Forense. E' fatta salva, comunque, la possibilità per l'iscritto di proseguire nel versamento dei contributi al fine di raggiungere una maggiore anzianità o maturare prestazioni di tipo retributivo.

04/03/2019
› PREVIDENZA

E' prevista una minore anzianità professionale (in termini di anni di iscrizione a Cassa Forense) ai fini pensionistici, per l'avvocato che assista da anni il figlio con disabilità grave ( e certificata tale ex l.104 )?

Allo stato attuale della normativa previdenziale forense no, salvo le misure ordinarie di anticipo pensionistico previste per la generalità degli iscritti. L'iscritto che assista in via esclusiva un familiare (figlia/o, coniuge o genitore) con invalidità grave (art. 3 comma 3 della L. 104/1992) può però godere della prestazione assistenziale di cui all'art. 6 lettera b) del Nuovo regolamento dell'Assistenza, nonché, nei casi previsti dall'art. 21 comma 7 della L. 247/2012, dell'esonero contributivo temporaneo di cui all'art. 10 del Regolamento emanato da Cassa Forense in attuazione della L. 247/2012.