Gli importi versati a titolo di quota modulare come vengono riconosciuti nella pensione di vecchiaia?
La quota modulare, che consiste nella possibilità per ogni iscritto di integrare, su base volontaria, la propria aliquota contributiva, viene calcolata con il metodo di calcolo contributivo ex Legge n. 335 del 1995 e cioè determinata dal montante individuale accantonato dall’iscritto, rivalutato con garanzia di un valore minimo e trasformato in rendita mediante specifici coefficienti previsti. Nel dettaglio, il montante contributivo individuale al 31 dicembre di ciascun anno è costituito dalla somma dei contributi facoltativi versati dall’iscritto: il montante è rivalutato su base composta al 31 dicembre di ogni anno, ad un tasso annuo di capitalizzazione pari al 90% della variazione media quinquennale del tasso di rendimento netto del patrimonio investito dalla Cassa Forense in tale periodo, con un valore minimo dell’1,5%.