Processo telematico Cassa Forense consulta gli ordini sullo stato dell’arte

di Avv. Roberto Di Francesco

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   Con un attento e paziente lavoro della Commissione Informatica Giudiziaria di Cassa Forense, a distanza del primo lancio del questionario proposto a tutti gli Ordini d’Italia per fare il punto sulle condizioni attuali del processo telematico, finalmente si è pervenuti alla quadra dello stato dell’arte.

   Le risposte pervenute con la collaborazione degli Ordini Forensi, anche se non tutti, consentono di rilevare come, contrariamente a quanto si poteva pensare, l’avversione della classe forense va via via scemando soprattutto da parte degli avvocati, in un primo momento restii e nostalgici rispetto al processo cartaceo, ricevendo grande slancio e supporto alla novità oramai acquisita.

   E così il questionario ha rivelato come, da nord a sud, l’utilizzo del processo telematico sia oramai entrato nell'uso, o forse diremmo meglio, nella mente degli operatori del diritto anche se con qualche distinguo tra avvocati e magistrati soprattutto per quelli che continuano a pretendere le cd. copie di cortesia pur scoraggiate dalla normativa che addirittura prevede una maggiorazione dei compensi all'avvocato che fa uso del telematico.

   E dunque la situazione che emerge è stata rassicurante e, a tratti, incoraggiante:

  1. alla domanda circa i tempi di inserimento degli atti giudiziari depositati, l’87% degli Ordini intervistati ha constatato positivamente la risposta del sistema entro uno/due giorni dall'invio. Le differenze, in verità modeste, riguardano prevalentemente la tempestività relativa tra l’invio e la risposta che, generalmente, avviene comunque entro il termine massimo di tre giorni.
  2. Sui tempi di emissione della terza ricevuta e quarta ricevuta, nell’83% si riscontra il decorso di un giorno per la terza ricevuta mentre due/tre o, in casi molto isolati, più giorni per la quarta ed ultima ricevuta.
  3. Quanto all'utilizzazione del PCT negli uffici e in particolare nell'ufficio del Giudice Tutelare, si riscontrano differenze tra i vari tribunali con particolare sofferenza proprio del Giudice tutelare dove, nella maggior parte dei casi, il PCT non viene neppure utilizzato;
  4. La predisposizione e redazione telematica dei verbali di udienza nella maggior parte dei casi è utilizzata anche se non da tutti i giudici. Così si passa dalla utilizzazione saltuaria alla utilizzazione solo parziale al 33% per arrivare, nei fori più virtuosi, al massimo al 70% .
  5. L’invio telematico foglio di precisazione delle conclusioni anteriormente udienza, si passa dai casi in cui non è ammessa ai casi dove lo è solo parzialmente. In particolare mentre in alcuni uffici è del tutto ammessa, in alcuni è ammessa solo entro alcuni giorni dall'udienza.
  6. Alla domanda sull'obbligo di deposito delle cd. copie cortesia si passa dall’onere imposto dai singoli Giudici ai casi in cui non sono previste ovvero rimane solo una facoltà delle parti;
  7. Nell'uso del PCT nel processo esecutivo non sono stati riscontrati particolari problemi quanto al deposito degli atti da parte degli avvocati. Alcuni problemi si riscontrano tuttora nella consultazione dei fascicoli.
  8. L’uso del PCT nel Tribunale dei Minorenni è quasi del tutto sconosciuto. Oltre l’81% dei fori riscontra un mancato utilizzo dello stesso
  9. In ordine alla evasione delle richieste di copie telematiche nella fase ex art.415 bis c.p.p., sono tuttora meno della metà i Tribunali che ne prevedono l’utilizzo anche se in via di potenziamento rispetto al rilevamento dei primi questionari pervenuti.
  10. Anche la richiesta telematica delle certificazioni ex art. 335 cpp è sporadica e non ancora prevista nella maggior parte degli uffici. Solo nel 31% dei casi ciò è possibile.
  11. Circa i problemi e tempi di evasione della richiesta delle trascrizioni dei verbali d’udienza penale tale richiesta telematica è ancora appannaggio di pochi uffici anche se in via di potenziamento

  

   Il processo telematico, anche con tutte le criticità mostrate, continua positivamente il proprio cammino e, con tale passo, a breve si potrà avere un sistema di giustizia digitalizzata efficiente e definitivamente applicato.

Avv. Roberto Di Francesco - Foro di Tivoli

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