Il Congresso Nazionale Forense del 5 e 6 Aprile 2019 - Una sessione straordinaria in difesa dei diritti
02/04/2019
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Terminata l’esperienza ventennale dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura il Congresso Nazionale Forense di Rimini del 2016 ha istituito l’Organismo Congressuale Forense, previsto dall’art. 39 comma 3 della Legge n. 247/2012. Ricordiamo che il Congresso, “massima assise dell’avvocatura”, è titolare della rappresentanza politica dell’avvocatura stessa e ha riconosciuto e affidato al nuovo organismo il compito di attuare i propri deliberati, mediante la “elaborazione di progetti e proposte e la loro promozione, diffusione ed esecuzione”, operando di concerto con il Consiglio Nazionale Forense e la Cassa Forense e mediante consultazioni con le associazioni forensi (art. 6 dello Statuto).
All’OCF è stata, inoltre, riconosciuta la possibilità di proclamare l’astensione dalle udienze nel rispetto del codice di autoregolamentazione. Ruolo centrale hanno assunto, poi, i delegati congressuali eletti che, ai sensi dell’art. 4 e 13 dello Statuto, a differenza di quanto accadeva in precedenza, restano in carica fino al congresso successivo per essere chiamati a decidere attraverso ulteriori deliberati, nel caso si rendesse necessario, in merito a nuove iniziative politiche da intraprendere.
Proprio in virtù di tali previsioni normative, su richiesta dell’Assemblea dell’OCF, il Consiglio Nazionale Forense ha convocato, ai sensi dell’art. 39 comma 1 della Legge 247/2012, nonché dell’art. 3, comma 2 e comma 8 dello Statuto congressuale, una sessione ulteriore del XXXIV Congresso Nazionale Forense, svoltosi nel mese di ottobre a Catania, da tenersi in Roma, presso l’hotel Ergife, nei giorni 5 e 6 aprile 2019, al fine di sottoporre ai delegati congressuali l’opportunità di assumere decisioni, attraverso appositi deliberati, circa argomenti e temi di stretta attualità.
Gli interessati a iscriversi, in qualità di congressisti, potranno farlo sulla piattaforma on-line.
I temi congressuali, su cui gli oltre 800 delegati sono chiamati a pronunciarsi, sono:
1) La salvaguardia del ruolo della giurisdizione per la tutela dei diritti dei cittadini e della collettività
2) Le prospettive di riforma del codice di procedura penale.
In particolare, la salvaguardia della giurisdizione, come strumento posto a tutela dei diritti dei cittadini, resta un tema di assoluta rilevanza e attualità, rispetto a chi ritiene sia il mezzo indispensabile per tutelare la democrazia costituzionale.
In questo quadro, se da una parte è necessario che la magistratura resti terza e indipendente, dall’altra non si può prescindere dal considerare il fondamentale ruolo svolto dall’avvocato, parte essenziale, perché i diritti dei cittadini trovino riconoscimento e tutela.
Il pericolo che resta da scongiurare è quello che l’eventuale modifica o il peggioramento delle condizioni di esercizio dell’attività giurisdizionale e della difesa possano alterare, modificare o compromettere il ruolo stesso della giurisdizione, allorquando si dovesse comprimere o ridimensionare il ruolo dell’avvocato. Del pari di estremo interesse appare l’altro tema congressuale, ovvero la prospettiva di riforma del codice di procedura penale. In proposito risultano da valutare e discutere argomenti quali la durata della prescrizione, le esigenze di speditezza e ragionevole durata del processo, il potenziamento dei riti alternativi, il diritto di impugnazione e altri temi non meno importanti, rispetto ai quali si scontrano esigenze e sensibilità diverse, anche se, per gli avvocati, l’obiettivo primario nel valutare ipotesi di riforma resta sempre quello di salvaguardare i diritti e le garanzie fondamentali dell’imputato e più in generale della collettività.
Pertanto, tenuto conto che i temi congressuali da trattare appaiono di stringente attualità alla luce delle varie ipotesi di riforme in discussione, è necessario che il congresso, attraverso spunti e riflessioni, esprima la linea politica da seguire e le proposte da avanzare al Parlamento e al Governo affinché si tracci un percorso condiviso con l’intera Avvocatura, da sempre schierata in difesa del Diritto e dei Diritti.
Avv. Michele Gallozzi – Delegato Cassa Forense