AUTONOMIA DELLE CASSE PREVIDENZIALI PRIVATIZZATE, LA LECTIO MAGISTRALIS DI SABINO CASSESE ALL’ADEPP
17/06/2022
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Sabino Cassese, classe 1935, giurista e accademico italiano, già ministro per la funzione pubblica nel governo Ciampi (1993-1994) e giudice emerito della Corte costituzionale, infiamma la platea dell’Adepp – l’Associazione degli enti previdenziali privatizzati - con la sua lectio magistralis sull’autonomia delle casse dei liberi professionisti. Adepp apre il seminario con i saluti di Francesco Verbaro e di Alberto Oliveti, presidente dell’associazione, che ricorda il sacrificio dei medici e sanitari caduti nella lotta al Covid ai quali è dedicato il museo Ninfeo della sede dell’Enpam, sede dell’evento.
Poi, Cassese ripercorre la storia normativa che ha portato alla privatizzazione delle casse dei liberi professionisti. Le casse, spiega il giurista, sono l’esempio di quei corpi intermedi il cui ruolo istituzionale e sociale è consacrato nella nostra carta costituzionale.
Come tali, avrebbero dovuto essere sostenute nella loro autonomia e non contrastate e ridimensionate come invece è avvenuto con gli interventi normativi dell’ultimo trentennio. Sostiene Cassese che un primo e grave errore è stato quello di ritenere le casse, cui la legge ha attribuito la natura del tutto privatistica di fondazioni e associazioni, “organismi di diritto pubblico”.
Il secondo errore, quello di assimilarle alle pubbliche amministrazioni applicando loro norme come quelle sulla spending review e sulle procedure di evidenza pubblica. Questa contaminazione tra natura privata e vincoli pubblicistici ha prodotto il risultato di “legare” le mani degli amministratori delle casse, vincolati da troppi controlli e formalismi nella gestione dei loro enti che corrono anche il rischio di vedersi, in futuro nemmeno tanto lontano, applicare il regime della responsabilità degli amministratori pubblici.
Cassese invita l’Adepp a fare sentire forte la propria voce per recuperare la piena autonomia che fu appositamente “disegnata” per loro dal legislatore e ricorda che il fatto che le casse gestiscano un settore di importanza primaria per lo Stato e di rilievo costituzionale quale è la previdenza dei liberi professionisti, non può comportare la conseguenza di renderle enti pubblici, così come non sono pubbliche le banche, che gestiscono il credito e il risparmio. Cassese, citando Tocqueville, sottolinea che le differenze e le distanze tra casse e enti pubblici devono essere mantenute ferme come quelle tra il diritto amministrativo e il diritto privato, che “formano due mondi separati che non vivono mai in pace, e che non sono né abbastanza nemici né abbastanza amici per conoscersi bene”.