GESTIONE SEPARATA INPS. PROBLEMA SEMPRE ATTUALE PER I LIBERI PROFESSIONISTI

di Bina Valentini

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La tematica dell’obbligo di iscrizione alla GESTIONE SEPARATA INPS dei liberi professionisti è una questione ancora aperta. Le consolidate e sfavorevoli pronunce anche della Corte Costituzionale, che con la recente sentenza n. 104/22 ha rigettato la questione di incostituzionalità sollevata dal Tribunale di Catania, non arrestano i ricorsi giudiziari.

La Corte Costituzionale, peraltro, deve ancora pronunciarsi sulla ulteriore questione di incostituzionalità’ sollevata dal Tribunale di Rieti l’8/2/22.

Si stava ancora salutando con favore la iniziativa legislativa (proposta n. 1823 all’esame della Commissione Lavoro della Camera e a breve all’esame dell’Aula) che, allo stato, parrebbe essere la soluzione più efficace per dare una svolta alla questione e si era intenti alla disamina della sentenza della Corte  Cost., quando è giunta la sentenza della Corte di Appello di Milano che ha spostato su un altro piano la  questione della G.S. INPS dei liberi professionisti.

La Corte Milanese, accogliendo la domanda di un consulente di lavoro ( libero professionista), ha sancito la possibilità di ricongiunzione dei contributi versati alla G.S. INPS a quelli delle Casse Professionali. Principio già affermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza n.26039/19 e della Corte Cost con la sentenzan.61/1999.

L’INPS ha sempre  resistito a tali statuizioni ritenendo non invocabile la detta ricongiunzione sulla base di una singolare ed unilaterale interpretazione della L. n. 45/90.

Questa sentenza può dare una nuova prospettiva alla vicenda? Staremo a vedere. L'INPS anche sulla ricongiunzione farà acquiescenza?

Si auspica solo che l’iniziativa legislativa affronti tutte le tematiche ponendo fine a tutti i contenziosi connessi a tale annosa questione  e si dia finalmente soluzione oggettiva alle problematiche dei liberi professionisti e, quindi, degli avvocati per il periodo anteriore all'entrata in vigore della L. n. 247/12.


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