PENSIONE DI REVERSIBILITÀ: DECORRENZA ED EFFETTI DELLA DOMANDA AMMINISTRATIVA

di Daniela Carbone

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PENSIONE DI REVERSIBILITÀ: DECORRENZA ED EFFETTI DELLA DOMANDA AMMINISTRATIVA

La Corte di Cassazione, con ordinanza 8.6.2022n.18400, in riferimento all’assicurazione generale obbligatoria gestita dall’Inps, nel confermare il consolidato indirizzo giurisprudenziale sulla decorrenza della pensione di reversibilità, afferma che, in caso di decesso  del pensionato, il figlio maggiorenne inabile a carico del defunto ha diritto ad ottenere dall’Inps l’attribuzione della pensione di reversibilità quale superstite, con decorrenza  dal mese successivo alla data del decesso del de cuius, senza che assuma rilievo la data di presentazione della domanda amministrativa diretta alla concessione del beneficio.

Pensione di Reversibilità INPS: Diritto del Figlio Inabile al Sostegno

Il problema affrontato dalla citata Cass. 18400/2022  per le pensioni di reversibilità gestite dall’Inps (decisione che peraltro conferma sul tema il consolidato indirizzo giurisprudenziale),  non si pone per le medesime prestazioni erogate dalla Cassa Forense, atteso che per la Cassa Forense “vi è” l’art.1, comma 2, l. 20.9.1980 n.576, che statuisce espressamente che la pensione ai superstiti, decorre dal primo giorno del mese successivo al verificarsi dell’evento da cui nasce il diritto, e cioè dalla morte del pensionato (pensione riversibilità) o del professionista iscritto alla Cassa e non ancora titolare di pensione (pensione indiretta).

Differenze tra Pensione di Reversibilità INPS e Cassa Forense

Occorre, comunque evidenziare che gli eredi per ottenere la pensione di reversibilità (o indiretta), devono comunque inoltrare alla Cassa Forense apposita domanda, al fine di mettere la stessa in condizione di accertare il diritto alla prestazione previdenziale richiesta (e ciò in quanto non esiste un obbligo della Cassa Forense di accertare d’ufficio il diritto alla pensione ai superstiti).

Come Ottenere la Pensione di Reversibilità

L’atto di impulso, anche se non condiziona la decorrenza della pensione ai superstiti (essendo la stessa fissata dalla legge), resta tuttavia estrinseco alla fattispecie generatrice del diritto e non ha altra rilevanza giuridica che quella di determinare il sorgere dell’obbligo di certazione a carico dell’ente previdenziale.

La domanda di pensione da parte dei superstiti all’ente previdenziale non rappresenta, quindi, un elemento costitutivo della fattispecie della pensione ai superstiti; la domanda amministrativa di pensione ai superstiti presentata alla Cassa opera come condicio iuris della erogazione ma non della decorrenza.

Il Significato della Pensione di Reversibilità nell'Assistenza ai Superstiti

La ratio della pensione di reversibilità / indiretta è la situazione di bisogno conseguente al decesso dell'assicurato o del pensionato: il trattamento di riversibilità ha la funzione di garantire la continuità del sostentamento ai superstiti.

I soggetti beneficiari della pensione ai superstiti sono gli stessi sia per la pensione indiretta che per quella di reversibilità (coniuge, ex coniuge e figli).

Per quanto riguarda in particolare i figli, il comma 6 dell’art. 7 l. n. 576/1980, statuisce espressamente che ai figli minorenni sono equiparati i figli maggiorenni inabili a proficuo lavoro (nessun limite di età se inabili ed a carico del genitore al momento del decesso) ed i figli maggiorenni che seguono corsi di studi, sino al compimento della durata minima legale del corso di studi seguito, e comunque, nel caso di studi universitari, non oltre il compimento del ventiseiesimo anno di età.

Occorre evidenziare che, ai fini della pensione ai superstiti, ai figli legittimi sono equiparati i figli legittimati, adottivi, affiliati e naturali riconosciuti dall’avvocato iscritto alla Cassa Forense prima di avere conseguito il diritto a pensione, oppure dall’avvocato già titolare di pensione della Cassa Forense.

 


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