Investimenti per un Mondo Migliore, l’impegno di Cassa Forense

di Annamaria Seganti - Alessandra Festini

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Il dibattito sulla sostenibilità degli investimenti risale alla fine del  secolo scorso quando una serie di disastri ambientali, sociali e societari, tra cui Chernobyl, Exxon Valdez e Parmalat, ha reso più consapevole l’opinione pubblica internazionale.

Tuttavia, solo nel 2006, le Nazioni Unite hanno fissato i Principi per gli Investimenti Responsabili (PRI) con l’intento di favorire la diffusione dell’investimento sostenibile e responsabile tra gli investitori istituzionali.  

Gli investimenti definiti dall’acronimo SRI (Sustainable and Responsible Investment),  incardinati sul concetto di sostenibilità nelle sue più varie declinazioni, costituiscono oggi - tenuto conto anche degli effetti della pandemia Covid 19 - una scelta interessante sotto il profilo rischio/rendimento. Le  migliori performance generate dalla maggiore resilienza di tali investimenti rispetto al mercato si traducono, in una maggiore stabilità dei portafogli in un’epoca di elevata volatilità.

Oggi, con la crisi economica e le crescenti disuguaglianze generate dalla pandemia, gli investitori istituzionali devono valutare non solo la capacità dei loro investimenti  di generare rendimenti al netto del rischio nel lungo periodo, ma anche di sostenere imprese e istituzioni orientate alla Sostenibilità intesa come opportunità di generare impatti positivi sui temi ambientali (E), sociali (S) e di buon governo (G)

L’investimento sostenibile e responsabile (SRI)  mira a creare valore per l’investitore e per la società nel suo complesso e viene attuato attraverso una o più strategie di investimento orientate al medio-lungo periodo. Nella valutazione di imprese e istituzioni l’analisi finanziaria viene integrata con quella ESG (Environmental, Social and Governance) ottimizzando le scelte di investimento.

Le strategie SRI più diffuse sono le esclusioni, le convenzioni internazionali, best in class, l’engagement, gli investimenti tematici e l’impact investing.

Cassa Forense adotta formalmente i principi di sostenibilità degli investimenti dal  1° Agosto 2019 quando la fondazione – da tempo attenta nella selezione degli investimenti ai temi etici – aderisce ai principi di investimento responsabile delle nazioni unite (PRI) che contano, a livello mondiale, circa 3.500 firmatari tra asset owners e gestori. Cosa significa essere firmatari dei PRI?

Tra le altre cose, redigere  ogni anno un aggiornamento sulla trasparenza dei processi decisionali ed operativi di investimento, valutando la propria strategia, l'approccio alla gestione delle risorse umane, l'impegno nei confronti delle aziende in cui si è investiti l’esercizio del diritto di voto, ecc.  Tali valutazioni vengono poi classificate dai PRI in un rapporto formale a cui viene attribuito un punteggio finale che riflette in che misura l’investitore ha incorporato i sei principi cardine nei suoi processi d’ investimento.

Col progetto Investment for a Better Word (IBW) si apre un nuovo capitolo, tutto da scrivere per integrare i principi di sostenibilità negli investimenti di Cassa Forense.

Tale iniziativa integra ed arricchisce l’impegno di Cassa Forense verso la sostenibilità dei propri investimenti che col Progetto IBW si focalizza, nell’approccio top-down, proprio sui target 7 (Energia accessibile e rinnovabile) e 13 (Lotta al cambiamento climatico) dei Goals dell’Agenda 2030 attraverso cui intende misurare e migliorare l’impronta di carbonio del portafoglio di investimento (carbon footprint). Viceversa, nell’approccio bottom-up, si è scelto di applicare alla due diligence degli investimenti liquidi e illiquidi le seguenti strategie SRI: best in class, investimenti tematici, engagement e impact investing. La visione si fa quindi tridimensionale per conciliare gli obiettivi sostenibili con quelli di rendimento e col budget di rischio.

Per confermare ulteriormente il proprio impegno etico e rafforzare la propria agenda di investitore responsabile è stata poi costituita, a fine gennaio scorso, con Inarcassa e Enpam, l’associazione ASSODIRE.

La caratteristica che accomuna i fondatori è quella di essere investitori istituzionali con un obiettivo di lungo periodo, ma con grande sensibilità alle tematiche di posizionamento e di atteggiamento delle imprese nelle quali investono con riferimento alla gestione del business, dell’ambiente, del rispetto dei diritti e della consapevolezza della responsabilità sociale

Le Casse fondatrici - facendo “pesare” una popolazione di 800.000 professionisti e un patrimonio di circa 50 miliardi di Euro – intendono favorire il dialogo con le aziende in cui esse investono, sollecitando e svolgendo “engagment”, con una partecipazione attiva dell’esercizio del diritto di voto e il monitoraggio sui temi gestionali ritenuti più rilevanti.

Non ultimo, nel maggio scorso, quando il ns. Paese stava risvegliandosi dall’incubo scatenato dalla pandemia del COVID-19, Cassa Forense ha aderito ad un’iniziativa, sostenuta anche dai PRI, denominata GREEN RECOVERY ALLIANCE promossa e guidata da Pascal Canfin, europarlamentare e presidente della commissione per l'ambiente e la salute pubblica del Parlamento Europeo, che ha coinvolto ben 270 firmatari, avente l’obiettivo di sviluppare investimenti che accelerino la transizione verso la neutralità climatica e un ecosistema sano.

 

Avv. Annamaria Seganti Cda Cassa Forense 

Dott.sa Alessandra Festini Tactical Asset Allocation Manager Cassa Forense


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