UNIVERSITÀ, DA QUEST’ANNO È POSSIBILE LA DOPPIA ISCRIZIONE AI CORSI DI LAUREA

di Debora Felici

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Il 2022 vede un importante cambiamento nella disciplina dello studio universitario italiano. Ad aprile, infatti, il Senato della Repubblica ha approvato, a larga maggioranza, il disegno di legge che abroga il divieto della “doppia laurea”, già votato all’unanimità alla Camera dei Deputati nel precedente mese di ottobre.

L’iter del provvedimento legislativo, di iniziativa del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, è stato accompagnato da una sentita campagna di comunicazione promossa da volontari e parlamentari.

Si legge nella Relazione al DDL che l’iniziativa, volta ad abrogare l’art. l’articolo 142 del Testo Unico di cui al Regio Decreto n. 1592 del 1933, vuole consentire agli studenti di essere iscritti contemporaneamente a più corsi universitari per rafforzarne la libertà di scelta ed è in linea con l’obiettivo, fissato dall’Unione europea, di innalzare la percentuale dei laureati italiani nella fascia fino ai 34 anni.

Il CNEL richiama i dati del Rapporto 2018 dell’Orga­nizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) “Education at glance”, secondo cui la quota di giovani laureati di età compresa tra i 25 e i 34 anni è sensibilmente inferiore ri­spetto ai coetanei di molti Paesi OCSE, pur se in aumento essendo passata dal 19% del 2007 al 27% del 2017. Nel Rapporto si segnala anche che il livello di spesa per studente in Italia è inferiore rispetto alla spesa media dei Paesi dell’OCSE, e che il divario è più limitato nella scuola pri­maria e aumenta con i livelli di istruzione.

Il CNEL sottolinea che il divieto normativo di iscrizione contemporanea a due corsi di studio superiori, così come la legislazione in materia di numero chiuso delle immatricolazioni, svantaggia gli studenti italiani rispetto a quelli degli altri paesi europei.

L’abolizione del divieto di doppia laurea è ora sancito dalla Legge n. 33 del 12 aprile 2022, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 98 del 28 aprile 2022. Il MUR – Ministero dell’Università e della Ricerca, per rendere immediatamente operativa la norma, ha pubblicato il decreto n. 930 del 29 luglio 2022, che disciplina le modalità per facilitare la contemporanea iscrizione degli studenti a due diversi corsi di laurea, di laurea magistrale o di master, con l’eccezione dei corsi di specializzazione medica, anche presso più università, scuole o istituti superiori a ordinamento speciale già a partire dal prossimo anno accademico 2022-2023.

Ha sottolineato il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, che “con l’introduzione della doppia laurea, resa possibile grazie a questo primo decreto attuativo, abbiamo disegnato un sistema della formazione più flessibile, già dal prossimo anno accademico» e che «abbiamo superato rigidità e vincoli normativi a favore di una formazione trasversale che risponda alle necessità dei giovani di oggi. Così l’università italiana diventa più attrattiva, con percorsi didattici che si adattano meglio, da un lato alle aspettative dei nostri studenti, dall’altro a erogare competenze e conoscenze interdisciplinari. Ringrazio, per questo, il grande lavoro di collaborazione svolto con il Parlamento, e mi auguro continui, in futuro, il percorso, già tracciato, di riforma dell’università».

Nel dettaglio, è possibile iscriversi contemporaneamente:

  • a due corsi di studio, se appartengono a classi di laurea o di laurea magistrale diverse e se i due corsi si differenziano per almeno due terzi delle attività formative, conseguendo due titoli di studio distinti;
  • a un corso di laurea o di laurea magistrale e a un corso di master, di dottorato di ricerca o di specializzazione, ad eccezione dei corsi di specializzazione medica;
  • a un corso di dottorato di ricerca o di master e a un corso di specializzazione medica. Nel caso di contemporanea iscrizione a un corso di dottorato di ricerca e a un corso di specializzazione medica, la frequenza contestuale è disciplinata dai regolamenti di autonomia delle singole università;
  • a un corso di dottorato di ricerca o di master e a un corso di specializzazione non medica;
  • a due corsi ordinari di Scuole o Istituti superiori ad ordinamento speciale.

Il decreto stabilisce anche che, nel caso in cui uno dei due corsi di studio sia a frequenza obbligatoria, ci si può iscrivere ad altro corso che non preveda tale obbligo.

Sul sito del Ministero si precisa che saranno previste agevolazioni, come la possibilità per le università di attivare la didattica a distanza o di prevedere modalità organizzative coerenti con una frequenza part-time degli studenti e che, nel caso in cui lo studente abbia diritto all’esonero totale o parziale dal versamento del contributo onnicomprensivo annuale, potrà beneficiarne per entrambe le iscrizioni.

Sarà compito delle università definire nel dettaglio la disciplina della doppia iscrizione con i regolamenti didattici, mentre il Ministero, a breve, provvederà all’emanazione di altri due decreti per l’iscrizione contemporanea a due corsi universitari ad accesso programmato a livello nazionale e per i corsi di alta formazione artistica, musicale e coreutica.


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