PROCEDURE GIUDIZIARIE, IN CALO IL NUMERO DEI PROCEDIMENTI

di Debora Felici

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Sono stati pubblicati i dati statistici del Monitoraggio nazionale sull’andamento dei procedimenti civili e penali e dell’arretrato civile, aggiornati al primo semestre 2022.  In calo il numero dei processi giudiziari, con un miglioramento rispetto alla fine del 2021: nel settore civile le controversie si sono ridotte del 5,4%, nel penale del 4,9% (cfr. tabelle che seguono, tratte dal sito del Ministero).

Secondo la rilevazione della Direzione Generale di Statistica e analisi organizzativa del Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, l’analisi statistica e le politiche di coesione, aggiornata trimestralmente, per la prima volta dal 2003 le pendenze totali nel settore civile scendono al di sotto dei 3 milioni. Sempre con riferimento alla fine del 2021, l’arretrato civile è diminuito del 3% in Tribunale, del 14,1% in Corte d’appello e del 3,9% in Corte di cassazione.

Per il civile, sono inclusi nella rilevazione i procedimenti pendenti dinanzi a tutti gli uffici giudiziari italiani (Corte di Cassazione, Corte d’appello, Tribunale ordinario, Giudice di pace e Tribunale per i minorenni). Per il penale, sono inclusi i procedimenti pendenti dinanzi agli uffici giudiziari giudicanti (Corte di Cassazione, Corte d’appello, Tribunale ordinario, Giudice di pace e Tribunale per i minorenni).

Precisa il Ministero che la tendenza è coerente con quella relativa alla diminuzione del contenzioso prevista in ambito PNRR. Tuttavia i numeri non possono essere direttamente confrontati, perché nella statistica di cui sopra si considera il totale dei procedimenti pendenti dinanzi a tutti gli uffici giudiziari italiani. La previsione elaborata per la Commissione europea nel PNRR si basa invece sul disposition time, l’indicatore di durata dei procedimenti contenziosi utilizzato a livello europeo, che fornisce una stima del tempo medio atteso di definizione dei procedimenti mettendo a confronto il numero dei pendenti con il flusso dei definiti nel periodo.

La road map del PNRR prevede:

  • la riduzione del disposition time complessivo dei processi (dato dalla somma del disposition time nei tre gradi di giudizio) del 40% nel settore civile e del 25% nel settore penale entro giugno 2026;
  • la riduzione dell’arretrato civile del 65% in Tribunale, del 55% in Corte di Appello entro fine 2024 e del 90% in Tribunale e in Corte di Appello entro giugno 2026.

Quindi, in attuazione del PNRR, entro il 31 dicembre 2024 i procedimenti civili pendenti ultra-triennali dovranno essere non più di 118.209, e non più di 33.774 entro il 30.06.2026.

Analogamente, l’obiettivo di riduzione dell’arretrato civile in corte di appello sarà raggiunto se il numero di procedimenti pendenti ultra-biennali sarà a pari a 44.267 al 31.12.2024 e a 9.837 al 30.06.2026.

Per quanto attiene la durata, l’obiettivo di riduzione sarà raggiunto se al 30.06.2026 il disposition time complessivo del contenzioso civile risulterà pari a 1.507 giorni (-40% di 2.512), di quello penale a 1.045 giorni (-25% di 1.393).

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